Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma rifiuti, Gualtieri annuncia un termovalorizzatore: "Obiettivo entro il Giubileo""

Consentirà di abbattere del 90% l'attuale fabbisogno di discariche

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alla conferenza in Campidoglio sul piano rifiuti

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alla conferenza in Campidoglio sul piano rifiuti

Roma, 20 aprile 2022 - "Con l'obiettivo ambizioso di zero discariche a Roma abbiamo deciso di realizzare un termovalorizzatore a controllo pubblico con le migliori competenze industriali", così, a sorpresa, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, annuncia la sua soluzione al problema rifiuti durante l'Assemblea capitolina straordinaria sulla gestione del ciclo dei rifiuti e del piano industriale di Ama.  "Dobbiamo dotarci di impianti necessari per la quota di rifiuti indifferenziati residua anche una volta potenziata la differenziata. Il modello che intendiamo seguire è quello degli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti e di superamento delle discariche. Un termovalorizzatore a controllo pubblico con le migliori tecnologie e sinergie con aziende", aggiunge il primo cittadino spiegando la scelta di dotare la Capitale "di un impianto di termovalorizzazione da 600 mila tonnellate annue che ci consenta di chiudere il Tmb di Rocca Cencia e di abbattere del 90% l'attuale fabbisogno di discariche. Un tipo di impianto che avrà un impatto ambientale sostanzialmente nullo".

Cronica emergenza 

Il sindaco ha precisato poi che "L'attuale ciclo dei rifiuti vive in una situazione di cronica emergenza. La fragilità degli sbocchi, figlia di una pressoché totale assenza di una dotazione organica di impianti, impedisce di avere un controllo del servizio e di compiere quel salto di qualità che i romani chiedono e meritano. Una situazione resa ancora" più acuta "negli anni dall'assenza di una capacità di pianificazione".  "È un sistema intrinsecamente fragile - ha proseguito - che ha allontanato la città dagli standard di una economia circolare. Il modello di sviluppo attuale del ciclo si basa su un fabbisogno smisurato di Tmb e discariche". Attualmente Roma "manda in discarica ben 450mila tonnellate l'anno di rifiuti - ha aggiunto Gualtieri - ovvero il 30% di quelli prodotti. Ben al di sopra della media nazionale. Questo dipende dal livello basso della differenziata ma anche dal tipo di impianti utilizzati".

1.200 tonnellate al giorno da smaltiere

Il sindaco ha infatti spiegato che il fabbisogno di Roma per lo smaltimento di rifiuti "oggi ammonta a 1.200 tonnellate al giorno" e "anche quando avremo raggiunto il 65 per cento sulla base del modello industriale attuale il nostro fabbisogno sarebbe di mille tonnellate a giorno, pari a 350 mila l'anno, una discarica anche fortemente impattante durerebbe meno di due anni e mezzo e i due anni e mezzo diventerebbero tre ma non cambierebbe il meccanismo". Sulla gestione del ciclo dei rifiuti "l'eredità più difficile e complessa che ci siamo trovati a gestire" riguarda "la dotazione impiantistica insufficiente e gli sbocchi precari" e quindi "il primo atto messo in pratica è stata la pulizia straordinaria della città e come abbiamo annunciato il piano sarebbe diventato permanente e sarebbe stato il punto di partenza di una reingegnerizzazione della raccolta e del ciclo dei rifiuti", ha concluso. 

Tempi rapidi

"L'obiettivo è avere tempi rapidi, servono ovviamente alcuni anni. Vorremmo concludere il termovalorizzatore entro l'arco della consiliatura e possibilmente entro il Giubileo" ha spiegato il sindaco. E aggiunto: "Non si parte dal terreno ma da cosa si vuole fare. Il primo passaggio era decidere cosa fare. Questo elemento ci consente di avere dei punti fermi anche rispetto alle aree". Mentre sul futuro assetto proprietario del termovalorizzatore il sindaco Gualtieri ha sottolineato: "Sono possibili varie opzioni, l'orientamento è il rafforzamento del ruolo degli impianti pubblici. È un investimento che crediamo possa essere agevolmente realizzato con il giusto mix di equity e debito. Questo fa si che una parte degli utili vadano a beneficio pubblico, un beneficio significativo che ci può consentire una riduzione del 20% della Tari e all'aumento delle risorse destinate alla pulizia e alla raccolta in città". "La differenziata seria si fa investendo nella raccolta, mettendoci uomini e mezzi, non si fa con la buona volontà - ha aggiunto -. I nostri obiettivi sono l'aumento della differenziata e diminuzione dei rifiuti, per riuscire a chiudere il ciclo dello smaltimento dei rifiuti di Roma".