Giovedì 25 Aprile 2024

Fiumicino contro la Tampon tax, obiettivo assorbenti a prezzi calmierati

Approvata in consiglio comunale la mozione contro l’imposta sui prodotti per l’igiene femminile. La consigliera Magionesi: “Tassati come superalcolici, ma il ciclo non è un lusso”

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Roma, 11 maggio 2021 L’amministrazione comunale di Fiumicino ha approvato in consiglio, all'unanimità, una mozione per abbattere la cosidetta Tampon tax. La giunta ha fissato i nuovi obiettivi: trovare un accordo con le farmacie comunali affinché i prezzi dei prodotti sanitari e igienici femminili siano contenuti e promozionali e verificare la possibilità di installare distributori di assorbenti a prezzi calmierati vicino a scuole e luoghi pubblici.

L’obiettivo è anche quello di chiedere alla Regione di affrontare il tema della 'povertà mestruale' - sottolinea il vice sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca -, con un piano di agevolazioni economiche per le fasce più svantaggiate per l'acquisto di prodotti sanitari e igienici”, conclude.

Il ciclo non è un lusso”

Gli assorbenti sono tassati al 22% come una bottiglia di superalcolici – dichiara invece Paola Magionesi, consigliera comunale in quota Pd -, ma avere il ciclo non è un lusso: è una condizione inevitabile per le donne. In molti Stati, le tasse sugli assorbenti sono state abbattute e, in alcuni casi, è lo Stato stesso che li passa ad alcune categorie di donne. In Francia è stata abbassata dal 20% al 5,5%, in Belgio dal 21% al 6%, in Irlanda non ci sono tasse mentre nel Regno Unito si distribuiscono gratuitamente alle studentesse per contrastare il ‘period poverty’”.

Magionesi racconta di come sia difficile parlare di Tampon tax in Italia: “L'argomento viene spesso bollato come un'inezia. Ma per le donne, che non possono fare altro che farne uso per la maggior parte della loro vita, non è affatto cosìe soprattutto non è uno sfizio. In Italia si vendono 2,6 miliardi l'anno di assorbenti acquistati da 21 milioni di donne. Stiamo parlando di un bene primario che non dovrebbe avere tasse o dovrebbe averle al minimo del 4%”, conclude la consigliera.