Giovedì 18 Aprile 2024

Fiumicino, aree archeologiche aperte a ‘singhiozzo’: “Usare fondi Ue”

Le portavoce del Comitato Saifo: “Vogliamo valorizzare e promuovere i parchi di Ostia Antica, ma c’è scarsezza di risorse e di personale”. Proposto l’utilizzo dei soldi del Pnrr

I Porti Imperiali di Fiumicino

I Porti Imperiali di Fiumicino

Roma, 30 giugno 2021 – Poche risorse e poco personale impediscono ai Porti Imperiali di Claudio e Traiano e alla Necropoli di Porto di Fiumicino, a Roma, un’apertura a tempo pieno, ma solo a ‘singhiozzo’. È questo l’allarme lanciato dal Comitato Saifo (Sistema Archeoambientale Integrato Fiumicino Ostia), che propone l’utilizzo dei fondi europei per un’apertura stabile e per superare le annose criticità che affliggono l’area.

Mignucci: “Aperture a ‘singhiozzo’? Antico problema”

Come spiega una delle portavoce del Comitato, Maria Carla Mignucci, “ci scontriamo sempre con un antico problema: i siti di Fiumicino, parte del Parco Archeologico di Ostia antica, continuano ad essere fruibili solo a singhiozzo. I porti Imperiali di Claudio e Traiano e la Necropoli di Porto, parte fondamentale insieme ad Ostia Antica dell'antico sistema portuale e logistico dell'antica Roma, sono aperti saltuariamente”.

“L' idea del turismo lento s'indebolisce molto se le bellezze non sono visitabili o sono fruibili solo in parte. In questo modo qualsiasi iniziativa, anche la più importante e fantasiosa, si blocca davanti a dei cancelli aperti solo in alcuni giorni”, aggiunge Mignucci.  

Felici: “Personale appena sufficiente per Ostia Antica”

Per l'altra portavoce del Comitato, Sandra Felici, “la nuova e giovane dirigenza del Parco Archeologico di Ostia Antica ha mostrato più di una volta la volontà di valorizzare e promuovere il Parco nella sua interezza. I problemi sono quelli di sempre: scarsezza di risorse e ancor di più di personale. Personale appena sufficiente a garantire l'apertura di Ostia Antica”.

“Non sappiamo se il nuovo Pnrr abbia al suo interno provvedimenti che intervengano sulla semplificazione delle procedure amministrative che potrebbero aiutare ad esternalizzare alcuni servizi soprattutto per rendere sempre più fruibile ciò che ora lo è solo in parte – conclude –. Siamo però certi che le risorse economiche da riversare sui siti archeologici di questo pezzo di litorale laziale ci siano, eccome”.