
La prima edizione del Festival dell'Umano tutto intero
Roma, 16 giugno 2025 – Un parterre di nomi importanti all’interno della cultura italiana per il secondo ‘Festival dell’Umano tutto intero’. ‘Fra vitalismo e nichilismo nel cambio d'epoca: i luoghi e le strade della speranza’ è la traccia scelta per questo appuntamento promosso dal network associativo ‘Ditelo sui tetti’ domani, martedì 17 giugno, e mercoledì 18 a Roma, ad ingresso libero, al Pio Sodalizio dei Piceni. Il titolo è tratto da una affascinante intuizione espressa da Karol Wojtyla in una sua opera del 1960, in cui ha voluto porre pubblicamente a tema la questione antropologica come chiave unitaria di lettura di numerose questioni molto attuali di natura bioetica ed esistenziale. Una due giorni alla presenza di autorevoli esponenti del mondo della filosofia, della poesia, religioso, politico, istituzionale, accademico accomunati dall'esigenza di interrogarsi su come in questo tempo smarrito sia possibile individuare nuove coordinate per sostenere un "umano tutto intero", in cui, come si legge nella presentazione, "si accolga la fragilità, a partire dal riconoscimento della speranza, che non si spegne mai nel cuore.
Oltre a tanti esempi di vita portati dalle associazioni, fra i relatori ci saranno gli intellettuali Stefano Zecchi, Francesco Botturi, Roberto Presilla, Giovanni Orsina, Giuliano Amato, Salvatore Abbruzzese, don Alberto Frigerio, Franco Nembrini, Antonio Polito, Massimo Ciambotti, Maria Pia Garavaglia con membri del Parlamento e Governo, quali Alfredo Mantovano, Maria Elisabetta Casellati, Giuseppe Valditara, Giancarlo Giorgetti, Eugenia Roccella, Edmondo Cirielli, Andrea Abodi, Paola Frassinetti, Andrea Ostellari, Vannia Gava, Lucia Albano, Maria Teresa Bellucci, Lorenzo Malagola, Maria Elena Boschi, Francesco Zaffini, il vicepresidente del CSM Fabio Pinelli, i cardinali Matteo Zuppi e Pietro Parolin, gli sportivi Roberto Mancini e Giovanni Galli. Incontri brevi, ritmati, con alternanza di poesie e frame video preparati dal regista Egidio Temine. E due serate con il poeta Davide Rondoni che domani, dalle 21, sarà accompagnato da Morgan e mercoledì, dalle 20, da Maria Grazia Cucinotta (in un reading dallʼopera Gesù un racconto sempre nuovo).
Per un contributo di comprensione e proposte nel Giubileo dedicato alla Speranza. Sarà proprio una sorta di 'mappa' verso la speranza. Dai 'luoghi' del vivere dove l'attesa dell'uomo può essere accolta o respinta (nascere, imparare, lavorare, giocare, curare, ripartire), si cercheranno le 'strade' che aiutano la speranza (il creato, le relazioni, la famiglia, l'educazione alla libertà). Luoghi e strade da cui si formuleranno anche proposte concrete ai decisori, perché ogni legge, ogni decisione politica deve porsi il prioritario problema di quale 'bene' indichi alla società". Nel chiostro sarà ospitata una mostra su cinquant'anni del Movimento per la vita.