Ex terrorista nero arrestato in Slovenia dopo la condanna: uccise un poliziotto

La fuga da Fiumicino. Fabrizio Dante si era dato alla latitanza dopo la conferma dell'ergastolo per l'omicidio dell'agente di Polizia, Giovanni Di Leonardo nel 1985

Polizia stradale (immagini di repertorio)

Polizia stradale (immagini di repertorio)

Fiumicino (Roma), 19 febbraio 2022 - L’ex terrorista nero, Francesco Dante, condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'agente della polizia stradale Giovanni Di Leonardo, nel 1985, è stato arrestato a Capodistria (Slovenia), tre giorni fa.Di lui si erano perse le tracce da Passoscuro, vicino a Fiumicino, dove abita, dopo che la Cassazione aveva emesso una sentenza definitiva di condanna nei suoi confronti.

Dante si era dato alla latitanza lo scorso 9 febbraio, dopo la conferma da parte della Cassazione della condanna all'ergastolo per omicidio e tentato omicidio: oltre all'accusa di aver ucciso Di Leonardo, l'ex terrorista dei Nar è responsabile anche del ferimento dell'agente Pierluigi Turriziani.

I fatti risalgono al 1985

Nel corso degli anni, nell'ambito di una periodica rivisitazione dei fascicoli relativi a gravi reati, l'indagine della Polizia aveva consentito di trovare un fondamentale riscontro investigativo che ha inchiodato Dante: sulla portiera dell'auto della Polizia stradale è stato trovato il frammento di un'impronta di una mano che corrisponde proprio a quella del terrorista nero.

Dante, figura dell'estrema destra romana

Dante, secondo le indagini, era una figura di primo piano dell'estrema destra romana degli anni Ottanta ed era coinvolto sia in azioni contro le forze dell'ordine sia nella ricerca di armi per i Nuclei armati rivoluzionari. Dopo la fuga, le indagini dell'Antiterrorismo, della Digos di Roma e del Servizio di cooperazione internazionale di Polizia (Scip) si sono concentrare in Slovenia, dove Dante è stato arrestato il 16 febbraio a Capo d'Istria dalla polizia slovena in esecuzione del mandato di arresto europeo.