Eurovision, Maneskin a Roma col trofeo: e Raggi candida la Capitale per il 2022

La sindaca sostiene che “Roma è il palcoscenico perfetto” per la competizione musicale europea, che il prossimo anno si svolgerà in Italia. I Maneskin sono atterrati oggi a Fiumicino

I Maneskin a Roma

I Maneskin a Roma

Roma, 23 maggio 2021 - Poche ore dopo la vittoria della band romana dei Maneskin all’Eurovision 2021, la sindaca di Roma Virginia Raggi candida la Capitale per ospitare la competizione musicale europea del prossimo anno, che si svolgerà in Italia.

“Quella dei Maneskin è stata una vittoria fantastica. Roma orgogliosa dei suoi ragazzi. L'anno prossimo l'Italia ospiterà Eurovision Song Contest 2022. Roma è il palcoscenico perfetto per rilanciare la sfida”, ha scritto Raggi su Twitter. Grazie alla vittoria della band italiana, il nostro Paese si è guadagnato il diritto di ospitare la prossima rassegna e le grandi città già pregustano una possibilità più unica che rara.

I Maneskin a Fiumicino

La band romana, invece, è atterrata a Fiumicino con un volo di linea dall’Olanda intorno alle 16.30 di oggi pomeriggio. Il loro arrivo all’aeroporto non è passato inosservato e passeggeri e operatori aeroportuali hanno scattato foto, registrato video e applaudito al passaggio di Damiano (voce e frontman del gruppo), Victoria (bassista), Ethan (batterista) e Thomas (chitarrista).

La stessa scena si è poi ripetuta all'uscita dal terminal, dove la band, accolta dal vice sindaco di Fiumicino con la fascia tricolore e scortata dalle forze dell’ordine, dopo aver rilasciato alcune interviste televisive, ha ricevuto altri applausi da parte di un gruppo di fan: “Siete grandi, alla faccia di qualche ‘rosicone’”, ha gridato qualcuno dalla folla.

La vittoria di ieri notte

I Maneskin si sono imposti all’Eurovision Song Contest 2021 a Rotterdam con il loro brano “Zitti e buoni”, vincitore anche dell’ultima edizione del Festival di Sanremo. L’Italia non vinceva la competizione da 31 anni e gli unici precedenti erano stati quelli di Gigliola Cinquetti nel 1964 con “Non ho l’età” e Toto Cutugno nel 1990 con “Insieme: 1992”.