Eurovision 2022, Roma esclusa non ospiterà il contest musicale

Pioggia di critiche sull’amministrazione Raggi. Tasciotti: “Non avevamo una struttura idonea, ospiteremo i Maneskin al Circo Massimo a luglio

La sindaca Virginia Raggi in Campidoglio alla consegna della Lupa Capitolina ai Maneskin

La sindaca Virginia Raggi in Campidoglio alla consegna della Lupa Capitolina ai Maneskin

Roma, 25 agosto 2021 – Pioggia di critiche sulla sindaca Virginia Raggi dopo la bocciatura della città all’Eurovision 2022: la Capitale non ospiterà la manifestazione canora che l’anno prossimo si terrà in Italia, avendo i Maneskin vinto l’edizione 2021. “Abbiamo lavorato giorno e notte per ospitare a Roma l'Eurovision Song Contest, tanto che il progetto presentato per candidare la Capitale ha riscosso il plauso della Rai e dell'Ebu, l'Unione europea di radiodiffusione che supervisiona l'organizzazione del festival. L'unica struttura cittadina rispondente a tutti i criteri tecnici era la Fiera di Roma, la cui altezza del soffitto - per qualche metro, purtroppo - non era conforme allo standard richiesto” le parole dell'assessora allo Sport, Turismo e Grandi eventi di Roma, Veronica Tasciotti sui social.

“Gli organizzatori ci hanno scritto, complimentandosi per la bontà della nostra proposta e per l'impegno profuso nel cercare una soluzione alternativa, che purtroppo, in termini di impianti, non c'era - aggiunge -. Ciò detto, era nostro dovere proporre la Capitale per l'edizione 2022 dello show, e abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per concretizzare quest'omaggio ai Maneskin, e alla nostra città. Li ospiteremo al Circo Massimo il prossimo luglio 2022, per far sentire loro il calore e l'abbraccio di Roma. Siamo fieri di questa band romana che ha riportato l' Eurovision in Italia, perché tutto il Paese riparte con i grandi eventi. Ed è ciò che conta».

Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino Sfida a cinque per ospitare l’Eurovision 2022

All’indomani della bocciatura incalzano le polemiche. Luciano Nobili, deputato di Italia Viva scrive sulla sua pagina Facebook: "Ultim'ora: la città dei trionfatori Maneskin non è in grado di ospitare gli Eurovision per carenza di infrastrutture e impianti adatti. E viene superata non solo da Milano, Torino e Bologna, ma anche da Rimini e Pesaro. Che tristezza".

Secondo il candidato sindaco del centrosinistra, Roberto Gualtieri: "É un'altra prova di superficialità e inefficienza dell'amministrazione Raggi”. "Raggi e i suoi tecnici - prosegue - hanno presentato un solo sito agli organizzatori dell'Ebu (Unione Europea di Radiodiffusione): un padiglione della Nuova Fiera di Roma, che non risponde ai requisiti richiesti, fra cui l'altezza minima. Un sito quindi bocciato già in partenza. Il Palazzo dello Sport dell'Eur avrebbe avuto, con qualche adattamento, le caratteristiche necessarie, ma non è stato incluso nella lista del Comune di Roma per l'Ebu, a causa di precedenti prenotazioni nel periodo di svolgimento dell'Eurovision Song Contest, a maggio. Roma è fuori anche da questa occasione internazionale di grande prestigio".

''Eurofiguraccia della Raggi che continua ad umiliare Roma con la sua incapacità”, così in una nota il commissario romano di Forza Italia senatore Maurizio Gasparri e il capogruppo in Campidoglio, Marcello De Vito. “Dopo aver negato alla Capitale la possibilità di ospitare le Olimpiadi, alla ricerca di una vetrina per rilanciarsi in vista della sua fallimentare ricandidatura, la sindaca annuncia di voler ospitare il prestigioso Eurovision Song Contest. Peccato che, come abbiamo scoperto, gli uomini della Raggi non siano stati in grado di leggere neanche il bando di partecipazione ed abbiano presentato una proposta non idonea, ricevendo quindi una sonora bocciatura nelle primissime fasi di selezione''.