Martedì 15 Luglio 2025
REDAZIONE ROMA

Roma, cosa è successo tra la prima e la seconda esplosione: la spiegazione del capo dei vigili del fuoco

Eros Mannino spiega cosa è accaduto questa mattina nel distributore di gpl via dei Gordiani, nella zona est della Capitale. Sono 45 i feriti, di cui due ustionati gravissimi

Roma, cosa è successo tra la prima e la seconda esplosione: la spiegazione del capo dei vigili del fuoco

Roma, 4 luglio 2025 – Due esplosioni a catena e "una palla di fuoco in cielo”: questa mattina gli abitanti del Prenestino si sono ritrovati in un incubo. Con il passare delle ore, la dinamica del terribile incidente accaduto a Roma inizia a sembrare più chiara. Il bilancio è terribile: sono 45 i feriti, di cui due uomini in prognosi riservata con ustioni di terzo grado, lesioni da inalazione e barotrauma, compatibili con un'esposizione diretta all'onda d'urto dell'esplosione.

A ricostruire la dinamica delle due esplosioni avvenute alle 8 di questa mattina in un distributore di benzina e Gpl lungo via dei Gordiani, nella zona est della Capitale, è il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Eros Mannino. "È avvenuta questa forte perdita Gpl, una sorta di petrolio liquefatto che quando esce dal contenitore gassifica e quindi aumenta il proprio volume di quasi 300 volte”, ha detto il capo dei vigili a RaiNews24.

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Vigili del fuoco al lavoro per l’esplosione in un distributore di benzina in via dei Gordiani a Roma

La prima deflagrazione 

Sui motivi della perdita di gpl si è detto tanto, ipotizzando anche un legame con un incidente stradale avvenuto poco prima in zona. Il capo dei vigili fa chiarezza. “Durante le operazioni di rifornimento c'è stata la fuoriuscita di questo gas – spiega Mannino – che poi invaso l'area del distributore e si è innescata, provocando la prima deflagrazione che ha addirittura portato a dei piccoli incendi al di fuori del perimetro dello rifornimento".

“Il collasso dell’autocisterna e la seconda esplosione: la più forte”

Sembra che la causa della fuorisucita sia dovuta a un malfunzionamento dell'impianto del gas. Ma cosa è successo dopo la prima deflagrazione? A quel punto è partita la prima chiamata ai soccorsi ma nel frattempo, ha sottolineato Mannino, "il gas ha continuato a fuoriuscire" e così "è avvenuto il collasso dell’autocisterna di rifornimento che aveva gran grandi quantità di gas", provocando "una seconda esplosione più forte”.

Come stanno i feriti: il bollettino medico

Sono sottoposte a ventilazione meccanica assistita le due persone ferite in modo grave. I pazienti presentano ustioni di terzo grado, estese rispettivamente sul 55 per cento e sul 25 per cento della superficie corporea, oltre a lesioni da inalazione e barotrauma (un danno ai tessuti dovuto alla variazione di pressione, simile a quello dei subaquei) compatibili con un'esposizione diretta all'onda d'urto dell'esplosione. Così informa il bollettino medico diffuso dalla Asl Roma 2 in cui si aggiunge che la prognosi resta riservata.

I due, di cui non si conoscono le generalità, sono ricoverati nell'Unità operativa complessa del Reparto grandi ustioni dell'ospedale Sant'Eugenio. Nel complesso sono 45 le persone che hanno riportato lesioni a causa della deflagrazione del distributore. Si contano 24 civili, 11 poliziotti, un carabiniere, 6 vigili del fuoco e 3 sanitari.