Venerdì 19 Aprile 2024

Regionali Lazio, Donatella Bianchi candidata per il M5S. Conte: "Incarna i nostri valori"

Conclamata la frattura con Pd, l'ex premier ha incassato il si dell'ex presidente di Wwf Italia e volto noto della tv per il programma Linea Blu

Roma, 27 dicembre 2022 – Sarà la giornalista Donatella Bianchi la candidata dei Cinque Stelle alla presidenza della Regione Lazio. Dopo una lunga trattativa, Conte ha incassato il sì che attendeva da uno dei volti più noti della tv: ex presidente del Wwf Italia, la 59enne Donatella Bianchi apprezzata dal grande pubblico per il programma Linea Blu di Rai1 e per le sue battaglie nel mondo della sostenibilità ambientale e della biodiversità.

Sarà una sfida elettorale importante per il Movimento, che nei prossimi dovrà riconquistare il terreno perso sui territori – dove ha perso anche l’ultimo comune amministrato, con la caduta del sindaco di Pomezia, Adriano Zaccalà – e affrontare due avversari difficili. A contendere il governo della Regione, amministrata dal 2013 dal Dem Nicola Zingaretti, saranno l’assessore regionale uscente alla Sanità, Alessio D’Amato il portabandiera del centrosinistra che fino all’ultimo ha tentato di ricucire l’alleanza con il M5S, presente in giunta dal 2021 con l’assessora al Turismo Valentina Corrado – e il candidato del centrodestra Francesco Rocca, l’ex capo della Croce Rossa Italiana che ha appena rassegnato le dimissioni per scendere in campo alle prossime elezioni.

Donatella Bianchi
Donatella Bianchi

Conte: “Pd? Ha messo il diktat sul nome”

Ad annunciare la candidatura di Donatella Bianchi è lo stesso Giuseppe Conte che, in un’intervista ad Avvenire, dice che la giornalista “incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale ed ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civiche con cui stiamo condividendo il percorso, a partire da Coordinamento 2050”.

Chiusa definitivamente l'alleanza regionale con i Dem. “Nel Lazio – sottolinea Conte – D'Amato è stato il punto di caduta del Pd dopo una guerra interna tra correnti e capibastone. Noi avevamo fatto delle richieste programmatiche, loro il giorno dopo ci hanno risposto con il diktat su un nome senza neppure accettare una discussione sui temi. Mentre la nostra candidata, come avevo promesso, va oltre gli schieramenti”. Il nome di D’Amato rimbalza sui tavoli politici da molto tempo, il lavoro svolto nella gestione dell’emergenza Covid lo ha “impalmato” come erede naturale di Zingaretti tra le fila del Pd. E da qui, la scelta di non andare alle primarie.

Chi è Donatella Bianchi

La 59enne Donatella Bianchi è una giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva. È nata a La Spezia nell’ottobre del ‘63, è stata presidente del WWF Italia e dal 2019 è presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre e del Parco Letterario Eugenio Montale e delle Cinque terre. Conduce il programma Linea Blu su Rai1. Nel maggio 2020, ha fatto parte del gruppo di esperti incaricati dal Governo Conte per organizzare la ripartenza dell’Italia dopo la pandemia. Da presidente del Wwf, partecipò alle consultazioni per la nascita del governo Draghi. L’alleanza che la porterà alle urne prevede la partecipazione di Sinistra Italiana, che ha rotto l’alleanza elettorale per le politiche con i Verdi.

Nelle scorse settimane tra le fila del M5S erano circolati diversi nomi per possibili candidature, tra cui quelli delle giornalista Bianca Berlinguer e Luisella Costamagna. Conte ha fatto anche un tentativo di coinvolgere l’attrice Sabrina Ferilli.

I temi caldi sul piatto

In merito alla manovra di bilancio appena approvata dal Governo Meloni, Conte attacca. “Sarò franco e chiaro: mi sembra che questa manovra dica ai comitati d'affari: 'Ora ci siamo noi, potete dormire sonni tranquilli’. Quindi non solo è una manovra pavida, sottomessa alle regole dell'austerity, ma è anche una manovra ingiusta che aumenterà le disuguaglianze sociali”, sottolinea l'ex premier. “E la conferma arriva dal nuovo Codice degli appalti e dalla rimozione di presidi di legalità: scelte che espongono i 200 miliardi del Pnrr a un assalto alla diligenza da parte di criminalità e malaffare”.

In merito al reddito di cittadinanza, Conte quindi ribadisce: “Come ho detto, non ci arrenderemo”. Ma non solo. “Dove collaboriamo al governo, come in Puglia, e dove governeremo, noi costruiremo strumenti analoghi al Reddito di cittadinanza”. Come vi comporterete su autonomia e presidenzialismo? “Ci opporremo senza riserve a un progetto divisivo come quello di Calderoli – annuncia il leader del M5S –, che aumenta profondamente le disuguaglianze e divide il Paese. Sulle riforme costituzionali, ritengo che la proposta del presidenzialismo rischi di essere velleitaria e di non rispondere alle esigenze del Paese. Quando ci sarà un tavolo di confronto noi diremo una cosa semplice: individuiamo quali sono i problemi e costruiamo le risposte”.