No Green Pass a Roma: manifestante aggredisce la dottoressa. I medici: "Clima di violenza"

"I 106 Ordini dei medici italiani sono vicini e solidali con la dottoressa aggredita a Roma", fa sapere Filippo Anelli, presidente della federazione nazionale Fnomceo

Manifestazione no-vax al Circo Massimo di Roma

Manifestazione no-vax al Circo Massimo di Roma

Roma, 25 ottobre 2021 – Centosei ordini dei medici scendono in campo a sostegno della dottoressa romana, aggredita sabato da un gruppo di sei manifestanti no-vax. È successo a bordo di un vagone su cui viaggiavano dei manifestanti di ritorno dal sit-in del Circo Massimo, la donna è intervenuta in una discussione su vaccini e green pass e la discussione è subito degenerata, portando alla violenta aggressione. Immediate, nella chat del Consiglio nazionale dei medici , le manifestazioni di sdegno per l'accaduto e di solidarietà con la collega. "I 106 Ordini dei medici italiani sono vicini e solidali con la dottoressa aggredita a Roma per aver espresso la sua opinione a favore dei vaccini ad alcuni manifestanti contro il green pass. È inaccettabile questo clima di violenza ideologica in cui una minoranza cerca di imporre, con ogni mezzo, una visione contraria alla scienza, alla legge, alla tutela della salute pubblica. Questa non è democrazia”. A parlare è il Filippo Anelli, il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo). 

Quello che sta accadendo nelle piazze italiane, con le aggressioni che si stanno verificando in occasione delle manifestazioni “no green pass”, secondo Anelli “non è legittimo esercizio della libertà di pensiero, è solo un tentativo di prevaricare, di imporre con la forza le proprie idee, di cancellare, anche fisicamente, chi tenta di ricondurre alla ragione". Risale a due settimane fa l’assalto vandalico alla sede della Cgil di Roma, messo a segno da alcuni esponenti di Forza Nuova al culmine di una manifestazione no-vax. Ma è solo uno dei tanti episodi di violenza, come gli attacchi ai giornalisti a Roma e in altre città italiane.

Anelli: “Furia cieca di chi non vuole sentire ragioni”

"Abbiamo da sempre creduto nel potere del dialogo, del convincimento, della ‘spinta gentile' alla vaccinazione - spiega Anelli -. E, se si tratta di fugare i dubbi di chi vorrebbe vaccinarsi ma esita per timori più o meno fondati, questa resta la via privilegiata. Qui, però, siamo di fronte alla furia cieca e insensata di chi non vuole sentire ragioni, di chi ha paura anche di ascoltare una parola che potrebbe farlo vacillare nelle sue convinzioni". E il presidente di Fnomceo continua: "Su questi pochi irriducibili che, lo ricordiamo, sono una minoranza, non funziona il dialogo, non funzionano le prove, non hanno alcun valore i dati – continua –. Al contrario, purtroppo, su queste stesse persone fanno molta presa le manipolazioni di chi, per avere un facile consenso, li sostiene nelle loro teorie fallaci, di chi porta a supporto delle loro idee false evidenze".

Il clima sta diventando pesante, anche i medici chiedono interventi urgenti per arginare l’onda lunga della violenza. Prima di tutto bisogna fermare chi genera manipolazione. “È su questi personaggi che disseminano odio, diffondendo false notizie, che dobbiamo agire in primo luogo. E se alcuni di loro dovessero risultare medici – continua Anelli – non possono, pur nel rispetto dell'autonomia dei vari Ordini sui casi specifici, restare all'interno della professione, perché il loro comportamento è incompatibile con i dettami del Codice deontologico e con il fine stesso dell'essere medico: la tutela della salute individuale e collettiva”.

Roma, l’appello dell’Ordine dei Medici: più tutele per i medici

Un primo appello a tutela dei medico è stato lanciato anche dal presidente dell’Ordine di Roma, Antonio Magi, che ha chiesto l'applicazione della Legge 113/2020 in materia di sicurezza per tutelare chi esercita le professioni sanitarie e socio-sanitarie. “La collega si era infatti qualificata come medico – conclude Anelli – e stava mettendo in atto il suo dovere di spiegare e far comprendere l'importanza della vaccinazione. È inconcepibile che il suo atto di generosità, volto al bene delle persone, sia stato ripagato con la violenza". A prendere le difese della vittima, anche il presidente dell'Ordine di Roma, Antonio Magi. "Ieri sera ho parlato con la collega vittima dell'aggressione – racconta Magi –: le ho espresso la solidarietà e la vicinanza di tutto l'Ordine di Roma e l'ho sentita ancora molto scossa e giustamente impaurita per quanto avvenuto". "Mi ha spiegato come sono andate le cose. Mi ha detto che ha provato a parlare con quelle persone qualificandosi come medico. Per questo chiedo che a carico del colpevole o della colpevole vengano riconosciute le aggravanti previste dalla legge 113/2020 in materia di sicurezza per le professioni sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni. Non si possono aggredire le persone in questo modo. È una follia. Ancor di più se si tratta di medici che provano a spiegare per far comprendere a chi ha posizioni antiscientifiche l'importanza del vaccinarsi. È inutile girarci intorno, si tratta di un fatto gravissimo e che va perseguito con la massima durezza". E conclude: "Siamo stanchi delle aggressioni sia verbali che fisiche da parte di individui i quali, in base a non si sa quale principio di libertà 'superiore', si comportano come se per loro le regole sociali e civili non esistessero. Non si possono più tollerare simili comportamenti. È ora di dire basta, ma sul serio".