Roma, 20 ottobre 2022 – I contagi scendono del 2%, con 417 persone positive ogni 100mila abitanti. Stabile l'incidenza, mentre il valore Rt è in discesa a 1,03. A dirlo è il monitoraggio della Fondazione Gimbe, che anche oggi ha fotografato la situazione della pandemia in Italia e nel Lazio. Due studi internazionali hanno confermato l’efficacia dei farmaci orali antivirali con molnupiravir, farmaco che da gennaio 2022 è stato utilizzato nel trattamento di oltre 46mila persone.
Covid Lazio, oggi 3.316 casi e 7 morti. Il bollettino del 21 ottobre
Il Veneto è oggi la seconda regione per numero di contagi, dietro alla la Lombardia, prima con 7.983 casi, e prima di Piemonte (4.341), Lazio (3.657) ed Emilia Romagna (3.573). La situazione in Italia: il bollettino in tempo reale.
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Il bollettino del Lazio
Oggi nel Lazio, 21.751 tamponi esaminati – 4.419 molecolari e 17.332 antigenici – si registrano 3.657 nuovi casi positivi (+124 rispetto ai dati di ieri). “Il rapporto tra positivi e tamponi è al 16,8%. I casi a Roma città sono a quota 1.858". Lo riferisce l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, nel bollettino Covid quotidiano. Nelle province si registrano 990 nuovi casi: 384 nella zona di Latina, 296 nella zona di Frosinone, 106 a Rieti e 204 a Viterbo, dove c’è anche 1 decesso.
Sono 57.916 le persone attualmente positive nel Lazio: 648 ricoverate, tra reparti non critici e terapie intensive, e 57.268 in isolamento domiciliare. Aumentano le vittime del virus, con 6 i decessi riportati oggi dal report regionale (-2). Stabili i ricoveri negli ospedali: sono 614 i pazienti ricoverati nelle aree non critiche (-2), mentre sono stabili a 34 i malati contagiati in cura nelle terapie intensive. Nelle ultime 24 ore sono risultati guarite 3.740 persone.
Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.068.549 e i morti 12.174, su un totale di 2.138.639 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
Crisanti: “Quinta dose, il virus è ancora insidioso”
Il Covid resta una malattia insidiosa e pericolosa per una certa fascia di popolazione, quindi è giusto prevenire le infezioni e lo sviluppo della patologia il più possibile. Consiglio assolutamente la quinta dose". A dirlo è il microbiologo, neo-senatore del Pd, Andrea Crisanti, in relazione alla circolare del ministero della Salute che allarga la platea che può accedere alla quinta dose di vaccino anti- Covid ai fragili, agli over 80 e agli over 60 che ne fanno richiesta.
“In questa fase dobbiamo sollecitare la vaccinazione a 4/6 mesi – continua Crisanti – perché con queste varianti che stanno emergendo la protezione anche da guarigione ha questa durata. Credo sia il momento giunto, anche i dati sulle ospedalizzazioni mostrano che i ricoverati vaccinati hanno in realtà una vaccinazione di vecchia data”, spiega il virologo, che aggiunge: “C'è un cambiamento nelle nuove varianti, che poi alla fine altro non sono che ricombinazioni di Omicron, per cui dobbiamo prepararci ad una possibile nuova onda. Hanno caratteristiche che sembrano essere di miglioramento nello schivare le difese immunitarie pregresse. Ma è prematuro fare qualsiasi tipo di ragionamento”, conclude Crisanti.