Covid Lazio 4 febbraio, i dati di oggi. D'amato: "Pillola antivirale, via al reclutamento"

Trendi in discesa con 1.715 i nuovi cas e un'incidenza sui tamponi al 10,9%. Sono 41 i decessi. Allo Spallanzani è arrivata la pillola antivirale Paxlovid. D'Amato: "Concentrare l'attenzione sulla fascia 40-49 anni, quella più numerosa per i non vaccinati".

Covid Lazio, i dati del 4 febbraio 2022

Covid Lazio, i dati del 4 febbraio 2022

Roma, 4 febbraio 2022 – “Arrivata allo Spallanzani la pillola antivirale Paxlovid, parte il reclutamento”. A comunicarlo è l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, che attendeva la notizia da tempo. Trend in discesa anche nel Lazio, che oggi ha ricevuto l’attesa conferma: si resta in zona gialla.

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"Continua il trend in discesa dei casi su base settimanale", sottolinea D'Amato, aggiungendo che, con l’arrivo della "pillola antivirale paxlovid" allo Spallanzani, "bisogna concentrare l'attenzione sulla fascia di eta' 40-49 anni, ovvero quella più numerosa per i non vaccinati".

Covid Lazio, i dati del 4 febbraio 2022
Covid Lazio, i dati del 4 febbraio 2022

Gli ultimi dati 

Il Lazio è quindi una delle 12 regioni colorate di giallo, a mantenere la regione in equilibrio è la parabola discendente delle ultime settimane, lenta ma costante. Sono 11.715 i nuovi casi positivi riportati nel bollettino di oggi, dato sotto controllo con solo un lieve aumento di 103 casi rispetto a ieri. Il rapporto tra i positivi e i 107.420 tamponi processati è al 10,9%. Ecco la situazione nel resto d'Italia

Il dato di oggi comprende un recupero di 1.169 notifiche in ritardo a Latina. Restano alti i decessi, come sta accadendo anche un Veneto, oggi nel Lazio sono 41 i morti (+15), compreso il recupero di un decesso avvenuto nei giorni scorsi e registrato solo ieri.

In calo anche i ricoveri. Sono 2.077 i pazienti che si trovano nei reparti di area medica (-27), mentre nelle terapie intensive ci sono 196 persone (+4). Nelle ultime 24 ore, sono 14.605 i laziali guariti dal Covid. Sono 278.146 le persone attualmente positive – e quindi in isolamento in tutte le province – con uno scarto al ribasso di 2.931 casi in meno rispetto a ieri.

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Ad oggi sono 12 le regioni in zona gialla, 5 in arancione e 3 in bianca. Nel dettaglio: Valle d'Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia sono in zona arancione; Lombardia, province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Puglia, Campania, Sardegna e Calabria in giallo; infine in zona bianca Umbria, Molise e Basilicata

La fotografia delle province

I casi nella sola Capitale sono a quota 4.931, a cui si aggiungono i 6.408 casi dell’area metropolitana, che portano a 11.339 i nuovi positivi nella zona di Roma. Nelle province si registrano 3.876 nuovi casi, così divisi: nella zona di Frosinone sono 748 i nuovi casi e 1 decesso nelle ultime 24 ore, a Latina ci sono 2.052 positivi e 1 decesso, a Rieti i casi sono 490 e nella provincia di Viterbo sono 586 con 2 decessi.

Monoclonali: a che punto è il Lazio

Calano le prescrizioni di anticorpi monoclonali contro il Covid-19 in Italia. Negli ultimi sette giorni monitorati dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, dal 27 gennaio al 2 febbraio, le richieste di farmaco sono state 2.659 contro le 3.199 della settimana precedente, con una media giornaliera in diminuzione del 16,15% (380 circa contro 453), per un totale di 44.232 a partire dal 10 marzo, quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale in Italia. Sono 262, in continuo aumento, le strutture di 21 regioni o province autonome che hanno prescritto queste terapie. È il quadro che emerge dal 44esimo report Aifa sul monitoraggio di questi farmaci. La maggior parte dei pazienti trattati (21.061) ha ricevuto la combinazione “casirivimab-imdevimab”, seguita dal mix “bamlanivimab-etesevimab” (17.199), mentre salgono da 3.499 a 5.149 le prescrizioni di “sotrovimab”, ritenuto efficace contro la variante Omicron di Sars-CoV-2. I pazienti trattati sono dunque 1.650 in più nel giro di sette giorni, la maggioranza di quelli per i quali sono state registrate le richieste di farmaco nell'ultima settimana. Ferme a quota 823 le prescrizioni di bamlanivimab da solo. Dall'inizio del monitoraggio, in numeri assoluti è il Veneto la regione per la quale si rileva il maggiore utilizzo di monoclonali con 7.753 pazienti trattati, seguito dal Lazio con 6.530 pazienti e dalla Toscana con 4.334, mentre agli ultimi posti ci sono provincia autonoma di Bolzano, e a salire Molise e provincia autonoma di Trento, rispettivamente a quota 96, 115 e 190 pazienti inseriti nel registro. Nell'ultima settimana analizzata, il numero più alto di prescrizioni è stato segnalato dal Veneto (519, -2,99% la media giornaliera rispetto alla settimana precedente), seguito dal Lazio (367, -18,44%) e dalle Marche (262, -11,49%).