Covid, allarme focolai tra i giovani: a Roma, 30 contagiati durante una festa / VIDEO

I 30 ragazzi, tutti affetti da febbre alta e maldistesta, hanno partecipato a una festa all'aperto in un locale di Roma. Situazione grave anche in Puglia e Sardegna

Controlli anti assembramenti

Controlli anti assembramenti

Roma, 10 luglio 2021 - Scoppiato un nuovo focolaio a Roma, 30 ragazzi risultati positivi al Covid dopo una festa nel giardino esterno di un locale a Roma. L'allarme è scattato quando alcuni ragazzi hanno manifestato i primi sintomi, febbre alta e malditesta. Sintomi che, a poche ore di distanza, hanno manifestato tutti i ragazzi contagiati. Dai primi accertamenti, sembra che i giovani abbiamo preso parte all'aperto alla festa senza mascherina, nonostante l'affollamento del giardino. 

I controlli anti assembramenti continuano in tutte le regioni, oltre a Roma, sono emersi nelle ultime ore altri focolai anche a Codogno, in Lombardia, oltre a Puglia e Sardegna. Casi riscontrati sempre tra giovani che hanno partecipato a serate di svago senza mascherina e senza rispettare il distanziamento. Il caso più grave è accaduto nel Gargano, a Ippocampo vicino a Manfredonia, dove 33 ragazzi tra i 17 e i 19 anni si sono contagiati all'interno di un campus estivo. Positivo anche un animatore della vacanza, organizzata dal tour operator "Scuola Zoo Viaggi", nella struttura "African Beach". Dopo i primi sintomi accusati da alcuni ragazzi, le autorità sanitarie hanno effettuato 400 i tamponi per tracciare tutti i partecipanti al campus, solo 33 sono risultati positivi al virus. 

Intanto nel Lazio la curva dei contagi resta alta

Ieri nel Lazio erano 135 i nuovi casi, con 9 decessi. Ma noj è l'ubico prima della regione, che risulta in testa alla classifica italiana per il massiccio utilizzo d cure monoclonali. Dall'inizio del monitoraggio, infatti, in numeri assoluti resta il Lazio la regione con il maggiore utilizzo con 838 pazienti trattati, seguito dal Veneto con 803 pazienti e dalla Toscana con 752, mentre agli ultimi posti ci sono Molise e Provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente con 13 e 3 pazienti inseriti nel registro.

Nell'ultima settimana analizzata, il numero più alto di prescrizioni è stato segnalato dalla Sicilia (15), seguita da Veneto (14) e Lazio (9).