Caso Cospito, occupata La Sapienza. Manifesti choc sui muri dell'ateneo

L'azione degli studenti contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo proseguiranno fino al corteo di domani sabato 4 febbraio. Scritte e manifesti contestati sui muri dell'ateneo romano. Mulè: "Vergognosi"

Roma, 3 febbraio 2023 - Nessun disordine. E' stata una notte tranquilla quella trascorsa alla facoltà di Lettere della Sapienza di Roma dopo l'occupazione iniziata ieri sera 2 febbaio al termine di un'assemblea pubblica organizzata da studenti, collettivi, Cambiare rotta, Osa e anarchici in solidarietà con Alfredo Cospito, contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo. L'occupazione, secondo le intenzioni degli studenti, dovrebbe andare avanti fino al corteo previsto per domani. 

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Nell'aula occupata di Lettere le assemblee a "microfono aperto - contro ergastolo ostativo e 41bis". Quella della Sapienza, come annunciato durante l'assemblea, è  un'occupazione a tempo, che terminerà sabato, quando è stato organizzato un corteo che partirà alle ore 15 da piazza Vittorio a sostegno di Cospito. Un centinaio gli studenti che stanno prendendo parte all'assemblea in corso questo pomeriggio dalle 16. 

"A 106 giorni di sciopero della fame di Alfredo Cospito pensiamo sia importante prendere parola sulle problematicità del sistema carcerario. Dall'omicidio di 13 detenuti durante le rivolte carcerarie del marzo 2020, ai pestaggi subiti nelle celle nei mesi seguenti, lo stato conferma l'uso di strumenti di tortura come il 41 bis e l'ergastolo ostativo prettamente volto a punire il dissenso nel nostro paese", le parole dell'organizzazione giovanile Cambiare Rotta, una delle sigle studentesche che hanno occupato l'aula della facolta di Lettere della Sapienza. 

Manifesti choc

Ecco "chi sono gli assassini di Alfredo Cospito", con tanto di foto delle autorità dello Stato. Sono i manifesti apparsi questa mattina, accanto alla targa commemorativa per l'anarchico Giuseppe Pinelli, in cima alla scala della facoltà di Lettere della Sapienza occupata dagli studenti. Tra le foto anche quelle di alcuni magistrati.

"Il pluralismo di cui le nostre università, che ci vedono al loro fianco, sono garanti non è un lasciapassare per sabotare la lotta dello Stato contro mafiosi e terroristi. Lo si sappia bene: non esiste terreno per affievolire gli strumenti della lotta alla criminalità organizzata. I manifesti comparsi oggi alla Sapienza, che attaccano non solo esponenti del governo, ma magistrati e gli atenei stessi, sono un'inaccettabile violenza che va condannata in maniera unanime e senza tentennamenti. Gli autori siano presto individuati". Lo afferma Augusta Montaruli, sottosegretario all'Università.

Le reazioni della politica non si fanno attendere. "All'ingresso della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma, così come in altre Facoltà all'interno dell'ateneo romano, sono stati affissi dei vergognosi manifesti che indicano gli 'assassini di Alfredo Cospito' con le foto di alcuni rappresentanti delle istituzioni". Lo afferma Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e parlamentare di Forza Italia, intervenendo ad Agorà. Il deputato azzurro evidenzia che ''si tratta di un atto codardo e ignobile che avrebbe preteso già un intervento per rimuovere questo schifo''.

"I manifesti comparsi alla Sapienza di Roma sono di una gravità inaudita. La violenza, anche quella verbale, è quanto di più distante debba esserci da un luogo di cultura come l'università. Auspico quindi che dai muri dell'ateneo vengano subito rimosse le infamanti accuse ai rappresentanti delle istituzioni, a cui esprimo solidarietà e vicinanza". Così, in una nota, il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

"Esprimiamo la nostra solidarietà al Presidente della Repubblica, al Governo e alla  Magistratura per gli inaccettabili  manifesti comparsi alla  Sapienza. Auspichiamo che i responsabili siano presto individuati e ribadiamo la necessità di contrastare con forza questo clima di odio". Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi a nome di tutte le senatrici e i senatori dem

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