Martedì 16 Aprile 2024

Comunali Roma 2021: l’ex sindaco Marino torna in piazza e attacca il Pd

Il chirurgo, decaduto da primo cittadino nel 2015, sostiene la candidatura di Giovanni Caudo e ne ha per tutti: “Gualtieri? Faceva parte dei ‘giovani turchi’, è il primo che dovrebbe scusarsi”

L'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino

L'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino

Roma, 13 giugno 2021 – La campagna elettorale per le elezioni comunali a Roma regala nuove sorprese. Ieri, infatti, è tornato in piazza per il suo primo evento pubblico di natura politica Ignazio Marino, ex sindaco della Capitale dal giugno 2013 all’ottobre 2015.

Marino: "Gualtieri? Il primo a doversi scusare"

Un’esperienza di governo turbolenta, terminata con l’abbandono dei suoi consiglieri, i quali si dimisero in massa e firmarono da un notaio la decadenza del chirurgo romano dalla guida del Campidoglio. Fatti su cui Marino è tornato a parlare pubblicamente, scendendo in piazza a sostegno della candidatura alle primarie del centrosinistra di un ex assessore della sua giunta, Giovanni Caudo, attuale presidente del III Municipio.

L’ex sindaco non nasconde l’acredine per il Partito Democratico, compagine che lo sostenne e di cui fece parte. E attacca il candidato sindaco dem alle primarie, Roberto Gualtieri, che secondo Marino “candida chi ha firmato dal notaio” e sarebbe il “primo a doversi scusare”.

“Non vedo Gualtieri da tanto tempo – ha proseguito – e non conosco la sua ‘cartella clinica’. Però mi ricordo che Gualtieri faceva parte di quella corrente dei piccoli orchi, piccoli turchi... giovani turchi. Se qualcuno deve chiedere scusa credo sia proprio lui. Poi se non se lo ricorda è un problema”.

“Mobilitatevi, se no vince il candidato delle truppe cammellate”

“Gualtieri ricandiderà diversi di quei consiglieri che andarono dal notaio – ha ribadito Marino –. Uno che dice ‘bisogna chiedere scusa’ e poi ricandida gli stessi... Il Pd meglio di così non poteva fare”. Il chirurgo, sottolineando di essere tra i “fondatori del Pd”, è passato poi all’attacco degli esponenti dem del passato.

“Dovreste davvero mobilitarvi per le primarie, se no vincerà il candidato indicato dal partito, dalle truppe cammellate – ha detto ancora intervenendo a piazza Conca d’Oro –. Il fatto che” nel 2016 “come si chiamava? Roberto Giachetti? Quando quel candidato lì fece le primarie io mi ero già trasferito, ma ogni giorno seguivo quello che succedeva a Roma”.

“Avevo letto che alle primarie c'erano stato 30mila votanti e 5mila schede bianche – ha aggiunto –. Ve lo immaginate uno che di domenica mattina, potendo andare al mare o in un parco” sceglie piuttosto “di andare al gazebo, fare la fila, pagare due euro, e poi il 20% dei votanti fa scheda bianca? È chiaro che le hanno messe dentro alle urne per dire che c’erano 30mila votanti, ma in realtà probabilmente ce n’erano meno di 20mila”.

Caudo: “La nostra idea di politica è quella vincente”

Il ritorno di Ignazio Marino è salutato con favore dall’ex assessore, e presidente del III Municipio in carica, Giovanni Caudo, il quale ha detto che per le primarie del centrosinistra “abbiamo già raccolto 5mila firme, una per una” e ha poi lanciato un appello per andare a votare, “perché bisogna convincere chi oggi è deluso”.

Caudo – che ha ribadito di non essere tesserato ad alcun partito della coalizione, ma di sentirsi parte dell’area di centrosinistra – ha parlato del ritorno in piazza dell’ex primo cittadino come un “segno che la nostra idea di fare politica, basata sulla costruzione e la condivisione piuttosto che sulla rabbia e la paura, è quella vincente”.

E, ringraziando Marino per la sua presenza, ha aggiunto: “In questi giorni, infatti, stiamo cercando di abbattere barriere piuttosto che di erigerle, parlando con tutti e tutte, lavorando per un dialogo reciproco e costruttivo. Si tratta, evidentemente, di una filosofia di vita applicata all'azione politica e in cui è sempre la persona il centro di ogni azione”.