Giovedì 18 Aprile 2024

Comunali Roma 2021, Gualtieri: “Difficoltà centrodestra sul candidato”

Il candidato dem alle primarie per il Campidoglio ottiene l’endorsement di Calenda in vista di un possibile ballottaggio: “Con lui la differenza è nella gestione”

L'urna per il voto

L'urna per il voto

Roma, 17 maggio 2021 – Sebbene ritenga che la corsa al Campidoglio sia una sfida a due, tra centrosinistra e centrodestra, Roberto Gualtieri, candidato del Partito Democratico alle primarie di Roma, non si risparmia qualche stoccata ai rivali: “Il centrodestra ha difficoltà a esprimere un candidato e un rinnovamento”.

Gualtieri: “Riforma Capitale da attuare fino in fondo”

Lo ha detto oggi durante la visita al XII Municipio della Capitale. “Roma ha pagato l'esperienza fallimentare del governo di centrodestra – ha proseguito l’ex ministro dell’Economia –. Siamo concentrati sulla nostra campagna e sappiamo che il centrodestra sarà un avversario importante”.

Secondo Gualtieri, inoltre, “la riforma di Roma Capitale va attuata fino in fondo, il tema dei poteri è importante, ma non può essere un alibi per non fare le cose. Ci sono stati tanti sindaci nel passato che hanno fatto tantissime cose anche senza questi poteri. Roma deve avere risorse, ma deve spendere quelle che ci sono”.

L’endorsement di Calenda per il ballottaggio

Intanto, il candidato del Pd incassa l’endorsement di un altro candidato per le Comunali di Roma, Carlo Calenda. “Ho detto che qualora il ballottaggio dovesse essere Gualtieri vs Raggi darei indicazione di votare Gualtieri”, ha scritto su Twitter il leader di Azione.

E ha aggiunto: “Ho chiesto al Pd: ma voi farete lo stesso a parti invertite? Nessuna risposta. Solo Boccia: ‘Al 2° turno con 5S’; e Cirinnà: ‘tra Calenda e Raggi voto Raggi’. Fate voi”, ha concluso. Già nel primo pomeriggio, ospite di Tagadà su La7, aveva anticipato le sue intenzioni in caso di secondo turno.

“Manderò il mio curriculum ai cittadini”

Con lui, ha detto, “credo che la differenza stia nella gestione dell'Amministrazione. A me ha sempre appassionato come far funzionare le cose”, mentre “penso che non sia proprio la sua cosa...”, ha affermato rimarcando le altre competenze dell'ex ministro dell'Economia.

Però, in merito alla richiesta di fare un passo indietro dalla corsa al Campidoglio per sostenere Gualtieri e dare un segnale di unità del centrosinistra, ha risposto: “Io sono da otto mesi in campo, non funziona così. Io devo arrivare ad avere una maggioranza per cambiare le cose”.

A tal proposito, Calenda ha aggiunto che “se i cittadini vogliono un sindaco indipendente che faccia il sindaco mi voteranno. Io manderò un mio curriculum a tutti i romani. Proverò così, se non va bene si terranno il M5S, il Pd o la destra, che non sono la stessa cosa però. Almeno per me”, confermando così di non voler stringere accordi con Virginia Raggi in caso di ballottaggio.

Primarie centrosinistra, il Psi candida Grancio

Restando in casa centrosinistra, dopo Stefano Fassina per Liberi Uguali, alle primarie parteciperà anche Cristina Grancio per il Partito Socialista, ex esponente del Movimento 5 Stelle, che, fra l’altro, si è distinta per la sua battaglia contro il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.

A commentare la sua candidatura è stato il segretario socialista Enzo Maraio: “Il Psi ha fatto una scelta chiara: per Roma ha candidato una donna capace, piena di entusiasmo, che con il sostegno di tutti noi contribuirà a rendere queste primarie più aperte e democratiche”, si legge in una nota

“Ce la metteremo tutta per affermare valori che da sempre fanno parte di noi – prosegue la nota –. Abbiamo fatto una scelta ecologista, femminista, socialista e sono certo che i romani, stanchi di una gestione fallimentare, ci daranno un segnale chiedendo il cambiamento. In bocca al lupo a Cristina, ci aspetta tanto lavoro da fare assieme”.