Comunali Roma 2021, Calenda contro le primarie del centrosinistra: “Ipocrisia”

Il candidato sindaco di Roma Capitale, leader di Azione, attacca il Pd, suo ex partito, anche sull'invito al 'voto utile': “E' il momento di parlare di contenuti. I voti non sono di proprietà del Pd".

Carlo Calenda

Carlo Calenda

Roma, 26 maggio 2021 – Si scalda la corsa a sindaco di Roma Capitale, con tanti nomi che ogni giorno vengono proposti sia nel centrodestra che nel centrosinistra, ma ancora poche certezze sui candidati. Tra questi, c’è però sicuramente Carlo Calenda, leader di Azione, che tra i primi ha annunciato la volontà di correre per la poltrona del Campidoglio.

L’attacco al Partito Democratico

L’ex viceministro allo sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, non risparmia aspre critiche al Pd, suo vecchio partito da cui si è poi staccato. Nel mirino di Calenda, il sistema delle primarie che coinvolgeranno gran parte del centrosinistra: “Le primarie sono una totale ipocrisia. I rappresentanti del partito hanno fatto ritirare Monica Cirinnà per non dare fastidio a Gualtieri. Queste sono primarie solo interne al Pd", ha detto.

Un programma per Roma

L’attuale europarlamentare è poi duro anche sull’appello del Partito Democratico, che avrebbe invitato gli elettori a un ‘voto utile’, e quindi non destinato a forze minori proprio come il movimento Azione di Calenda. "Credo sia il momento di parlare dei contenuti più che di voto utile. Noi da otto mesi stiamo girando i quartieri di Roma presentando un programma, gli altri no – ha affermato Calenda -. Roma è in uno stato disastroso e dobbiamo parlare di come risolvere i problemi. I cittadini votano, è il principio della democrazia, e i voti non sono di proprietà del Pd".