Per approfondire:
Vittoriano in rovina nell’anno del Milite ignoto
La staffetta per il Milite Ignoto
Tesori militari e il Milite Ignoto nelle Giornate Fai

"Il 4 novembre di quest'anno, a 100 anni dalla traslazione presso il Vittoriano della Salma del Milite Ignoto – spiega il generale Giuseppenicola Tota, Comfop Sud – celebriamo un evento centrale della memoria collettiva nazionale. Un evento che ha contribuito alla formazione di una nostra identità nazionale dando sostanza e sacralità ad un monumento che, da allora, è a ragione Altare della Patria. Il Milite Ignoto, al di là dell'ambito e della simbologia militare, ci ricorda quanti, senza clamori, hanno fatto e fanno il proprio dovere, hanno donato e donano ancora oggi la propria vita per il bene della nostra Comunità".
La staffetta partirà domani dalla Capitale, alle 10, lungo il Viale dell'Esercito, all'interno della Città Militare della Cecchignola, alla quale prenderà parte il personale militare appartenente ai reparti dipendenti della Brigata "Granatieri di Sardegna" e dell'8° Reparto Infrastrutture. Due corridori di due squadre percorreranno, ogni 20/25 minuti, un itinerario di circa 4 km che attraverserà l'intera Città Militare. La manifestazione ha anche uno scopo benefico: per la città di Roma saranno raccolti fondi per sostenere l'Ospedale Bambino Gesù.
La storia del Milite Ignoto
Dopo la 1ª Guerra Mondiale, le nazioni che avevano partecipato al conflitto vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. Una sola salma sarebbe stata tumulata al Vittoriano a rappresentare il sacrificio di 600mila italiani. Il 4 novembre 1921, il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria e gli fu concessa la medaglia d'oro con la seguente motivazione: "Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria".
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