Venerdì 19 Aprile 2024

Caso Hasib Omerovic, il polizotto arrestato nega accuse di tortura: "Non l'ho mai legato"

Arrestato mercoledì, oggi Andrea Pellegrini è comparso avanti al gip per l'interogatorio di garanzia. Ha ribaltato la versione del collega Ferrari, che sta collaborando con i pm: "Era lui quello più vicino"

Roma, 27 dicembre 2022 – Accusato di tortura, l’agente Andrea Pellegrini ha negato davanti al gip di avere picchiato e legato Hasib Omerovic, il 36enne precipitato dalla finestra il 25 luglio scorso a Roma durante una perquisizione non autorizzata da parte della polizia nell’appartamento in cui viveva con la famiglia. Pellegrini, che si trova ai domiciliari, è comparso oggi davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia. Non solo ha negato gli schiaffi e i polsi legati con il fil di ferro, ma ha anche riferito che, quando Omerovic è caduto dalla finestra, il poliziotto che in quel momento si trovava più vicino alla vittima era Fabrizio Ferrari, l'agente che ha collaborato con gli inquirenti e che – stando dalle indagini – in quel momento invece sarebbe stato in un'altra stanza.

Un'immagine tratta dall'ordinanza del Gip che mostra Hasib Omerovic
Un'immagine tratta dall'ordinanza del Gip che mostra Hasib Omerovic

L'arresto

Per l'assistente capo della polizia, la misura cautelare è stata disposta mercoledì scorso dopo l'inchiesta della Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Stefano Luciani. Il caso Omerovic si è consumato in un appartamento nel quartiere Primavalle, periferia nord-ovest di Roma, dove il 36enne viveva con la famiglia in un appartamento popolare. Ad aggravare la situazione, è una chat di gruppo in cui gli agenti avrebbero cercato di coprirsi a vicenda. 

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L’interrogatorio

L'interrogatorio si è svolto questa mattina a piazzale Clodio ed è durato quasi due ore. Pellegrini ha detto, come si apprende dai suoi difensori, che gran parte delle dichiarazioni fatte da Fabrizio Ferrari non sono veritiere. “Il nostro assistito – spiegano gli avvocati Eugenio Pini e Remo Pannainha fermamente negato tutte le azioni che gli sono state contestate, ovvero di non aver mai tirato schiaffi o urlato contro Hasib e, anche dopo le domande poste a chiarimento delle sue dichiarazioni, ha precisato una cosa ovvia e logica: ‘Se io lo dovevo legare il ragazzo non avrei usato il fil di ferro, ma lo avrei ammanettato’.

Questa mattina, oltre a Pellegrini, sono comparsi davanti al gip anche gli altri due poliziotti, presenti il 25 luglio scorso nell'abitazione di Hasib, e ora accusati di falso. Pellegrini “ha reso nel corso dell'interrogatorio di garanzia la sua versione dei fatti”, spiegano i legali. "Sono certo che la procura rivedrà le proprie determinazioni dopo aver escusso anche gli altri indagati", ha aggiunto Pannain. Secondo quanto si apprende da fonti legali, gran parte delle dichiarazioni fatte da Fabrizio Ferrari (il poliziotto di Primavalle che ha collaborato alle indagini ndr) non sarebbero veritiere.