Mercoledì 24 Aprile 2024

Carcere Rebibbia, sommossa dei detenuti: incendiati i materassi. "Sfiorata la tragedia"

La rivolta è accaduta questa notte nel reparto G6 del penitnziario di Roma. Carceri sovraffollate: 5.700 i detenuti nel Lazio. La denuncia del sindacato della polizia penitenziaria

Protesta dei detenuti in carcere

Protesta dei detenuti in carcere

Roma, 8 agosto 2022 – “Sfiorata la tragedia al carcere di Rebibbia", dove questa notte si è verificata una nuova sommossa tra i detenuti. “Hanno appiccato il fuoco a materassi e lenzuola, facendo divampare un pericolosissimo incendio in tutto il reparto G6”, dove si trovano i cosiddetti detenuti “incollocabili” che per ragioni sanitarie o disciplinari vivono separati dagli altri carcerati. A renderlo noto è Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria.

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La sommossa è avvenuta al penitenziario di Roma “Rebibbia Nuovo Complesso”. Ecco i fatti, secondo il sindacato Sappe. "Verso le quattro del mattino – racconta Capece – alcuni detenuti 'incollocabili' ristretti nel reparto detentivo G6, hanno dapprima iniziato a gridare e a fare ogni genere di rumore, per poi successivamente mettere in atto gesti autolesivi. Il tutto nonostante gli fosse stata più volte prestata assistenza sanitaria per presunte e lamentate problematiche fisiche”.

Notte di terrore: il racconto di chi c’era

Sembra davvero senza fine la continua spirale di violenza che da molto tempo ormai caratterizza le carceri laziali, oggi affollate da oltre 5.700 detenuti. "Dopo la ripetuta e difficoltosa assistenza data – racconta il segretario del sindacato, Donato Capece –, non paghi, contemporaneamente in più camere detentive, hanno appiccato il fuoco a materassi e lenzuola. Nonostante la concitazione e le difficoltà del momento, un ristretto gruppo di poliziotti penitenziari, alcuni persino accorsi da casa e dagli alloggi di servizio, con fatica e non comune spirito di servizio, mantenendo la calma, hanno evacuato e messo in sicurezza tutti detenuti facendoli raccogliere nel cortile passeggi”.

“Gli agenti intervenuti, peraltro, hanno tutti messo in pericolo la propria incolumità fisica, dal momento che molti dei ristretti erano noti per la loro aggressività. Nei minuti successivi all'evento, sono prontamente intervenuti anche il direttore e il comandante dell'istituto".

La denuncia

Impietosa l’analisi del Sappe. “Quanto accaduto riaccende il problema, spesso sottovalutato dal Dap, della endemica carenza d'organico, che non emerge nei momenti di relativa calma, ma che si manifesta in tutta la sua drammaticità in caso di eventi critici”, sottolinea il sindacato. “Purtroppo, come sempre accade, a rimetterci sono sempre gli agenti che in simili situazioni sono costretti a intervenire senza nessun protocollo, privi di idonei dispositivi di protezione e in numero a dir poco inadeguato”.