Roma, Calenda avverte il Pd: "Vittoria vana se date ossigeno ai 5 Stelle"

All'indomani della schiacciante vittoria di Roberto Gualtieri (eletto con il 60,15%), l'ago della bilancia Carlo Calenda alza la posta

Carlo Calenda, leader di Azione

Carlo Calenda, leader di Azione

Roma, 19 ottobre 2021 – Calenda lancia un messaggio forte al Pd: rompere coi 5 stelle per non vanificare la vittoria. A poche ore dalla schiacciante vittoria di Roberto Gualtieri, eletto nuovo sindaco di Roma con il 60,15 % dei consensi, l’ago della bilancia di Carlo Calenda inizia a farsi sentire. In odore di presidenza del consiglio capitolino, il leader di Azione inizia ad alzare la posta per avere messo sul piatto del ballottaggi quel suo 19,81% ottenuto al primo turno.

"Attenzione Enrico Letta, la sconfitta di sovranisti e populisti risulterà vana se continuerete a dare ossigeno ai 5S e a non capire che la frattura oggi è tra elettorato responsabile, democratico ed europeista e chi cavalca disagio e paure. A destra e a sinistra", sostiene Calenda. Una posizione scomoda quella di Calenda per il centrosinistra, alleato del Movimento 5 Stelle in molte città, tra cui Napoli dove la vittoria è arrivata al primo turno, e che nella Capitale dopo la sconfitta di Virginia Raggi (19,09%) ha ottenuto un forte endorsement di Conte in vista del ballottaggio. "Compito delle forze liberali è trovare una sintesi. Per farlo occorre però essere netti sul rapporto tra politica e business/lobby e sul rinnovamento della classe dirigente. Non si può stare con Miccichè e Cuffaro in Sicilia e con Fico a Napoli. Altrimenti non è la versione italiana di Renew, ma la versione Toscana dell'Udeur. Coraggio - conclude - Rompete gli ormeggi".

“La lettura di queste ore del Partito Democratico, 'si vince mettendo tutto insieme da Conte a Calenda', non mi convince affatto. Il dato di queste elezioni è la scomparsa politica del M5S e la sconfitta della destra sovranista. Occorre rompere le alleanze con le forze anti sistema", aggiunge Calenda. E continua, con toni sempre più forti: "Si può costruire un Fronte Repubblicano che metta insieme gli elettorati popolari moderati, liberali e socialdemocratici. PD e FI devono mostrare coraggio. Noi lavoreremo in questa prospettiva. Chiudendo la stagione del bipopulismo e aprendo quella del riformismo pragmatico", conclude. Ballottaggio Roma, Gualtieri nuovo sindaco: i risultati definitivi