Bullismo, gang aggredisce ragazzo sull'autobus: salvato dall'autista

L'episodio è accaduto a Roma, dove una conducente Atac è diventata eroina per un giorno. La mamma: “Grazie per aver salvato mio figlio”

Controllo biglietti a bordo dei mezzi Atac

Controllo biglietti a bordo dei mezzi Atac

Roma, 10 ottobre 2022 – Vessato dai bulli sull’autobus, la conducente ferma il mezzo e interviene per salvare il ragazzino vittima del branco. È l’ennesimo episodio di bullismo per mano di una baby gang quello accaduto a Roma, dove un branco di ragazzi ha preso a spintoni e insulti un coetaneo, tra l’indifferenza dei passeggeri. La gang di sente invincibile, la violenza aumenta e si sfiora l’aggressione. E così, mentre la gente ha finta di niente, una donna autista dell’Atac diventa eroina per un giorno.

Le offese sono degenerate in una tentata aggressione: a quel punto Simona, conducente Atac, ha deciso di intervenire visto che nessuno dei passeggeri si era mosso a difendere il ragazzino. Ha fermato il bus e, con la scusa di controllare la porta posteriore del mezzo, ha lasciato il posto guida per avvicinarsi ai ragazzi. “Ha parlato con dolcezza al giovane spaurito per invitarlo a seguirla e se lo è portato con se all'interno della cabina guida”, spiegano dall'azienda di trasporti capitolina, che racconta la storia. Il branco si è ammutolito “consapevole, forse, di avere esagerato”.

“Grazie per aver salvato mio figlio”

L'intervento di Simona, mamma di una bambina e figlia di una professoressa di sostegno, non è finito lì. Voleva mettere il ragazzino al sicura dalla crudeltà del branco di bulli. “La nostra collega ha chiesto al ragazzo di telefonare ai suoi familiari. Vuole essere sicura che non subisca di nuovo quando lo lascerà al capolinea”, spiegano dall'Atac. Arrivati a destinazione la mamma del ragazzino è già lì “scossa da quanto accaduto”, ma grata alla giovane conducente. Poi, nel pomeriggio, ringrazia sulla pagina Facebook dell'azienda: “Grazie per avere salvato mio figlio dai bulli, scrive la mamma. Parole di gratitudine per una giovane donna che ha deciso di non fare finta e di intervenire.

“Le vessazioni nei confronti della vittima individuata dal branco, proseguono e aumentano di livello e crudeltà anche quando salgono a bordo. Simona sente le pesanti offese verbali e vede dal retrovisore gli spintoni ai danni del giovane. Spera dapprima nell’intervento di qualche passeggero adulto, ma poi si rende conto che è il momento di agire per porre fine alle angherie”. Nel pomeriggio, si fa viva la mamma della vittima: “Vuole ringraziare quell’autista dell’Atac che ha salvato suo figlio da bulli”, dicono i collegi di Simona, l’autista eroina.