Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid Lazio, 9 novembre 2021: 773 nuovi casi (343 a Roma) e sono ancora 12 i morti

D’Amato: “8 su 12 decessi sono di persone non vaccinate e 4 non avevano completato il percorso”. Università Lumsa: “Il Lazio non rischia la zona gialla”

Bollettino Covid Lazio 9 novembre 2021

Bollettino Covid Lazio 9 novembre 2021

Roma, 9 novembre 2021 - I casi a Roma città sono a quota 343 (+131) e così come nella Capitale anche nel resto della regione il virus continua a correre. Nel Lazio su 12.409 tamponi molecolari e 21.611 tamponi antigenici per un totale di 34.020 tamponi, nelle ultime 24 ore si registrano 773 nuovi casi positivi (+324). E sono ancora 12, come ieri, i decessi. Aumentano i ricoverati: 523 (+13), stabili le terapie intensive con 61 letti occupati, sono +694 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,2%. Infine sono 10.993 le persone attualmente positive al Covid-19 nel Lazio, di cui 10.409 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 380.697 e i morti 8.851, su un totale di 400.541 casi esaminati.

"Con il virus non si scherza - sottolinea l'assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato -. Ieri un decesso a Rieti di un uomo di 55 anni non vaccinato, oggi si registrano altri due uomini di 56 e 69 anni non vaccinati. In totale 8 su 12 decessi nelle ultime 24h sono di persone non vaccinate e 4 non avevano completato il percorso vaccinale. Rinnovo l'appello a non abbassare la guardia e ad eseguire la vaccinazione Covid, compresa la terza dose per la popolazione over 60 anni che può essere fatta nella stessa seduta vaccinale del vaccino antinfluenzale. E' molto importante".

Il bollettino dalle Asl di Roma e dalla provincia romana

A Roma città, nella Asl 1 sono 92 i nuovi casi e 2 i decessi nelle ultime 24 ore. Nella Asl 2 sono 163 i nuovi casi e 3 i decessi. E nella Asl 3 sono 88 i nuovi casi. Il bollettino nei Comuni della provincia romana: Asl 4 sono 73 i nuovi casi e 1 decesso; a Asl 5 sono 58 e 2 i decessi mentre nella Asl 6 sono 107 i nuovi casi e si registra anche un decesso

Il bollettino nel resto del Lazio

Nelle province laziali si registrano in totale 192 nuovi casi. Così divisi: a Frosinone sono 63 i nuovi casi nelle ultime 24 ore. A Latina sono 22 i nuovi casi e 3 i decessi. A Rieti sono 37 i nuovi casi registrati nell’ultima giornata e a Viterbo sono 70.

La campagna vaccinale

“Le somministrazioni del vaccino covid sono aumentate del 39% rispetto al dato di ieri, in prevalenza terze dosi il 67%, il 24% sono seconde dosi e prime dosi al 9%", dice l'assessore al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l'ospedale Pediatrico Bambino Gesù. "Stiamo predisponendo il piano per eventuale vaccinazione della fascia 5/11 anni con i pediatri che prenderanno in carico le famiglie e i piccoli - concluede D'Amato -. Ovviamente attendiamo indicazioni ufficiali, ma la macchina organizzativa si è messa in moto. Su roma sono previsti 15 centri dedicati aperti in orario pomeridiano e nei weekend per favorire la massima partecipazione lo stesso avvera' nelle province".

Lo studio dell’Università Lumsa: “Da maggio azzerata la mortalità in eccesso”

"Nel Lazio non c'è più una mortalità in eccesso causata dal Covid e la regione al momento non rischia la zona gialla, nonostante l'elevata incidenza dovuta per lo più a focolai ben circoscritti". Ad affermarlo è Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa e cofondatore dello StatGroup19, il gruppo inter accademico di studi statistici sulla pandemia di Covid-19. Stimando l'andamento della mortalità sui dati forniti dall'Istat, infatti, "nella regione - spiega Maruotti - l'eccesso di mortalità stimato nei primi quattro mesi del 2021 era pari al 10,1%, da maggio si è praticamente azzerato".

Nell'analisi che vede la stratificazione per classi di età, il modello statistico ha evidenziato per la classe 65-74 anni un eccesso di mortalità pari al 18.5% nei primi quattro mesi dell'anno, che è stato successivamente azzerato nel periodo tra maggio ed agosto. Per la classe 75-84 anni, a fronte di un dato del 9,8% nel periodo gennaio-aprile, nel quadrimestre successivo non si è stimato un eccesso di mortalità significativo dal punto di vista statistico. Idem per ciò che concerne gli over 85 e gli under 15. Per la fascia 15-64 invece siamo passati da un eccesso di mortalità stimato al 12,3% nel primo quadrimestre, ad un dato statisticamente non significativo nei mesi successivi.

"Questo scenario - sottolinea Maruotti - oltre che in piccola parte dal cosiddetto effetto harvesting, sembra essere stato favorito dalle tempistiche della campagna vaccinale che, privilegiando gli over 85 e solo a seguire le altri classi di età, pare aver giocato un ruolo chiave nella riduzione del dato della mortalità in eccesso che da maggio si è azzerato, o ridotto a valori talmente bassi da non essere rilevanti statisticamente".