Giovedì 25 Aprile 2024

Basket Roma, l'allenatore da uno schiaffo alla giocatrice che sbaglia: bufera sui social

Durante la finale di serie B a Rieti. L'atleta, 17 anni, ha ricevuto un ceffone dal coach della sua squadra. Il web: "Radiatelo", lui si scusa: "Faccio l’allenatore da 32 anni e non mi è mai successo niente del genere"

Roma, 23 maggio 2022 - Un ceffone alla giocatrice che sbaglia il tiro. È bufera social sull'episodio avvenuto ieri  22 maggio a Rieti mentre si giocava la finale per il 3 e 4 posto di basket femminile di serie B: l'allenatore della Basket Roma Luciano Bongiorno ha dapprima rimproverato e poi dato un ceffone alla nuca ad una delle sue giocatrici, una 17 enne che aveva commesso uno sbaglio in campo. Nemmeno a dirlo il video è diventato virale. La pagina Fb della Basket Roma è stata bersagliata da critiche all'indirizzo del coach. "Complimenti alle ragazze, coach da radiare, spero la giustizia sportiva e non solo intervenga", scrive un tifoso. 

Un frame da un video pubblicato su Facebook da Luisa Garribba Rizzitelli Differenza Donna
Un frame da un video pubblicato su Facebook da Luisa Garribba Rizzitelli Differenza Donna

"Vergognoso il comportamento dell'allenatore, mi auguro che vengano presi provvedimenti seri", aggiunge un altro. Sulla vicenda sono interventi Differenza Donna APS e Assist Associazione nazionale Atlete che chiedono "l'immediato intervento del presidente della Federazione Pallacanestro, Giovanni Petrucci, e presidente del Coni Giovanni Malagò, perché l'allenatore del Basket Roma, Luciano Bongiorno, venga immediatamente radiato e non abbia più modo di esercitare la professione di allenatore". 

"Per noi di Associazione Differenza Donna è evidente che questo gesto - dice Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna - non rappresenti lo sport ciò che esso significa per la crescita di tutti e tutte. Non è sport, ma è violenza.» Per Luisa Rizzitelli, presidente di Assist: è "una bruttissima pagina di sport, che non può che prevedere provvedimenti immediati ed esemplari. Vergognoso e inaccettabile".  

A chiedere provvedimenti contro il coach 'violento'  anche la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti che ha definito l'episodio "inaccettabile". 

La società prende le distanze

"In merito a quanto accaduto durante l’incontro di serie B femminile tra Basket Roma e Panthers Roseto, la società Basket Roma ritiene il gesto che si vede nelle immagini che stanno facendo il giro del web un gesto deplorevole che non fa parte minimamente del modo di educare e allenare tutti i nostri ragazzi e si scusa per quanto avvenuto, in primo luogo con l’atleta e la sua famiglia, dei quali chiediamo di rispettare la privacy. Vogliamo sottolineare che questo episodio, avvenuto in un momento di tensione agonistica sarebbe dovuto essere gestito diversamente come è doveroso da parte di chi come noi deve avere come primo obiettivo il rispetto e l’insegnamento di valori importanti come la “non violenza” verbale ne tantomeno fisica", il comunciato della Basket Roma all'indomani dell'accaduto.

Il coach si scusa 

“Sono stato protagonista di un episodio spiacevole e mi scuso per quanto è successo - così Luciano Bongiorno - Conosco l’atleta in questione da quando aveva 6 anni e sono entrato in campo a gioco fermo per spronarla, con un linguaggio del corpo troppo violento e facendo un gesto che dalle immagini appare diverso da quello che in effetti è stato, ovvero una pacca sulla coda dei capelli; non c’era nessun intento diverso, nessuna intenzione di colpirla in alcun modo. Faccio l’allenatore da 32 anni e non mi è mai successo niente del genere. Il Basket Roma è una società sana e rispettosa di determinati valori e completamente estranea ad atteggiamenti del genere”. 

Patrizia Pacifici, mamma dell’atleta coinvolta, ha scritto in privato al profilo “panthers.roseto”: “Sono molto amareggiata dal fatto che le immagini dell’episodio di ieri stiano facendo il giro del web. Mia figlia è molto tranquilla, e questo è quello che conta per me. Conosciamo Luciano da quando  veva 6 anni, età in cui ha iniziato l’attività di minibasket, abbiamo un ottimo rapporto e lui per mia figlia è come un secondo papà. alla fine della partita con Luciano ci siamo confrontati su quanto accaduto convenendo che non sono gesti belli da vedere, e possono essere fraintesi da chi non conosce il rapporto che c’è tra di noi. Preciso anche, essendo stata presente all’incontro, che non è stato un ceffone ma una pacca sulla coda. Quindi vi pregherei di interrompere questa tempesta mediatica che non giova a nessuno”.