Venerdì 17 Gennaio 2025
REDAZIONE ROMA

Bambino di 12 anni precipitato a Roma, il preside: “Escludo il bullismo”. Si indaga per istigazione al suicidio

Il cellulare della vittima è già stato acquisito: si spera possa aiutare a ricostruire gli ultimi contatti. L’obiettivo è capire se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario

Roma, 6 dicembre 2024 – Roma è ancora sotto choc per la vicenda del ragazzino di 12 anni che giovedì pomeriggio è precipitato dalla finestra di casa sua, sita al decimo piano di un condominio in via Iginio Giordani, nel quartiere Collantino. Emerge che i pm della Capitale stanno indagando per istigazione al suicidio: quella del gesto volontario sarebbe infatti la pista più probabile al momento secondo gli inquirenti. Nelle prossime ore, gli investigatori si recheranno alla scuola che frequentava il ragazzo, alla ricerca di potenziali prove di bullismo.

Precipita dal decimo piano, muore bambino a Roma
Veduta di via Igino Giordani al Collatino, alla periferia di Roma (Massimo Percossi/Ansa)

Il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe CasciniIl cellulare del giovane è già stato acquisito: verrà ora analizzato per risalire a potenziali elementi utili e ricostruire gli ultimi contatti avuti prima della tragedia. 

Il padre era in casa, dove stava lavorando in smartworking: nell’arco di pochi minuti è sceso gridando il nome del figlio. Sia lui che la madre verranno ascoltati dagli inquirenti. A dare l’allarme è stata invece una donna, che avrebbe assistito alla caduta. Il 12enne è precipitato nel giardino dello stabile; l’ambulanza è arrivata molto velocemente e i soccorritori hanno tentato di rianimare il ragazzino. È morto all’ospedale Bambin Gesù, dove era arrivato in condizioni disperate.  

Il ragazzino è stato descritto come tranquillissimo, educatissimo e gentilissimo. “Mi ha tenuto la porta, era proprio così, educato, quieto. Lo abbiamo visto crescere”, ricorda uno dei vicini, uno di coloro che si dicono “esterrefatti e sbalorditi”.

Intanto il preside della scuola frequentata dal 12enne esclude qualsiasi caso di bullismo: “Non è una scuola dove ci sono episodi di bullismo. Il ragazzo era ben integrato nella classe. È stata una giornata estremamente pesante, una giornata che ha colpito tutti. Non ci sono state avvisaglie di nessun tipo, c'è incredulità”, le parole di Jonathan Rosa, direttore della scuola Svizzera di Roma. Che ha aggiunto: “Siamo una famiglia, una famiglia con 450 studenti. Conosciamo davvero i nostri alunni. Giovedì ho avvisato le famiglie. Oggi abbiamo fatto una sospensione della didattica per permettere agli alunni di esprimere le proprie emozioni. Ci vuole tempo per un evento traumatico come questo. Ma abbiamo già parlato con i ragazzi e valuteremo ulteriori interventi. Abbiamo fatto un libro per esprimere pensieri e ricordi e poi lo consegneremo alla famiglia», ha spiegato il preside.