Roma, 9 dicembre 2024 – Il corpo del ragazzo di 12 anni precipitato da una finestra di casa sua giovedì pomeriggio non sarà sottoposto ad autopsia, ma a un solo esame esterno. A deciderlo sono stati gli investigatori impiegati nel fascicolo, aperto dai pm di Roma per istigazione al suicidio. L’ipotesi più probabile è infatti quella che la caduta sia stata un gesto volontario.
Tuttavia, sembrano esclusi episodi di bullismo scolastico: nella giornata di venerdì gli inquirenti si sono recati alla scuola frequentata dal 12enne per verificare la presenza di eventuali problematiche del genere. Contestualmente, sono stati sentiti anche i familiari e i docenti della giovane vittima.
Gli investigatori stanno ora battendo una pista diversa: si cerca di capire se il ragazzino fosse preoccupato per il suo rendimento scolastico.
La tragedia ha scioccato il quartiere Collantino, dove il 12enne viveva insieme alla sua famiglia, benestante e composta da professionisti. Al momento della caduta, in casa c’era il papà, forse impegnato al momento nello smart working. L’unica testimone dell’evento è una donna, che con le sue dichiarazioni ha aiutato a ricostruire la dinamica. La stessa ha poi riferito dell’intervento del padre, sceso pochi minuti dopo urlando il nome del figlio, in preda alla disperazione.