Martedì 23 Aprile 2024

Lazio, autista-controllore, nessun passo indietro di Cotral: "L'azienda perde 30 milioni"

Il sindacato Fit Cisl Lazio chiede la revoca dell'ordine di servizio che impone la verifica dei titoli di viaggio: "Sovraccarichi di responsabilità", afferma, mentre risalgono i contagi

Nuovi autobus Cotral per il trasporto pubblico nel Lazio

Nuovi autobus Cotral per il trasporto pubblico nel Lazio

Roma, 10 novembre 2021 - "In un momento nel quale l'azienda perde 30 milioni di euro di ricavi da titoli di viaggio, la richiesta delle organizzazioni sindacali di revocare l'ordine di servizio che riattiva l'attività di controllo a vista dei titoli di viaggio da parte degli autisti è una follia".  Non lascia spazio a dubbi Amalia Colaceci, presidente di Cotral, società in house della Regione Lazio concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale di tipo suburbano ed interurbano nel Lazio, nel rispondere ai sindacati che avevano chiesto "un passo indietro sull'ordine di servizio". Roma, autobus in fiamme o 'flambus': 216 casi in 5 anni. La Procura indaga per incendio

Controllo titoli di viaggio: per garantire lavoro e qualità del servizio

"Tale attività sarà svolta soltanto a bordo dei mezzi che dispongono di una cabina di guida segregata - aggiunge Colaceci -. È dall'aprile 2018 che, assistiti da un accordo sindacale, abbiamo smarcato la discussione sul controllo del possesso dei titoli di viaggio da parte degli autisti, discussione - sottolinea Colaceci - che non ho alcuna intenzione di riaprire oggi. Le aziende vanno tenute in equilibrio economico finanziario perché questo è l'unico modo di tutelare nei fatti, non a parole, il lavoro dei nostri dipendenti e la qualità del servizio. Non permetteremo che il Covid venga utilizzato come argomento per tornare indietro su questa misura organizzativa, proprio perché questa difficile esperienza ci ha dimostrato che dobbiamo fare sempre meglio. Da ultimo - conclude Colaceci - la scelta di dotare gli autisti di un'applicazione informatica molto semplice da utilizzare per il conteggio dei passeggeri a bordo, invece di richiedere la compilazione manuale del modulo 36c - cui erano già obbligati - è un'iniziativa per la quale dovremmo essere ringraziati".  Roma, aeroporto 'verticale' coi Volocity, taxi aerei elettrici per persone e merci / FOTO

Il sindacato: "Sovraccarico per gli autisti"

"Cotral ha emanato un ordine di servizio che impone agli autisti non soltanto la verifica del biglietto a bordo e del titolo di viaggio in un momento di recrudescenza della pandemia, ma introduce unilateralmente anche l'obbligo di utilizzare l'App Monitoraggio passeggeri, effettuando loro un ruolo che poteva esser affidato a meccanismi tecnologici contapersone: i dipendenti devono essere trattati come risorse e come tali valorizzati" - avevano scritto in una nota il segretario regionale del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci, il coordinatore delle Rsu Cotral Marco Battistini.

"Stiamo parlando di lavoratori che vengono da anni di sacrifici contrattuali che hanno permesso all'azienda di raggiungere risultati impensabili - sottolineano i due delegati - , e che non si sono fermati mai durante la pandemia per garantire la mobilità di tutti. Non è pensabile che queste persone siano ripagate con ulteriori sovraccarichi di mansioni e di responsabilità, peraltro in un frangente di risalita della curva dei contagi e in assenza di un documento di valutazione dei rischi che comprenda anche il conteggio del numero dei passeggeri. Chiediamo un passo indietro all'azienda su quest'ultima azione unilaterale, e una riflessione sull'intempestività dell'introduzione della verifica del titolo di viaggio e del biglietto a bordo".