Roma, assalto alla Cgil: misure cautelari per leader di Forza Nuova e 4 No green pass

I complimenti del Prefetto alla Questura per "l'ulteriore colpo assestato". I reati ipotizzati sono devastazione e saccheggio. Già in carcere Roberto Fiore e Guliano Castellino, di Fn

Assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma il 9 ottobre 2021

Assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma il 9 ottobre 2021

Roma, 14 gennaio 2022 - I poliziotti della Digos della Questura di Roma stanno eseguendo una serie di misure cautelari, emesse dal gip, a seguito della richiesta della Procura, nei confronti di soggetti che si ritiene abbiano preso parte attiva nelle azioni perpetrate lo scorso 9 ottobre ai danni della sede nazionale della Cgil.  Nelle passate settimane per questi fatti erano stati già arrestati, tra gli altri, il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e il capo romano, Giuliano Castellino.  Due persone sono finite agli arresti domiciliari e tre sono state sottoposte all'obbligo di dimora. Nel procedimento si ipotizzano i reati di devastazione e saccheggio. Tra le persone raggiunte da misura anche il leader catanese di Forza Nuova.

Misure cautelari per leader catanese di Forza Nuova e per alcuni 'No green pass'

I cinque avrebbero preso parte attiva nelle azioni di devastazione e saccheggio perpetrate. I reati contestati sono, oltre all'associazione, la devastazione ed il saccheggio, nonché la resistenza con violenza perpetrata ai danni delle forze dell'ordine impiegate nell'azione di contrasto dei disordini, nei quali sono rimaste coinvolte molte persone, con a capo il leader capitolino di Forza Nuova Giuliano Castellino, tuttora sottoposto per tali fatti alla misura della custodia cautelare in carcere.   A seguito del vaglio degli elementi raccolti, il Gip ha ritenuto necessaria l'emissione della misura degli arresti domiciliari nei confronti del responsabile catanese del movimento Forza Nuova e di un appartenente ai movimenti cosiddetto "No Green Pass".  Per i restanti, anch'essi appartenenti ai predetti movimenti sorti a seguito dell'emergenza pandemica, sono state disposte le misure cautelari dell'obbligo di dimora nel comune di residenza e della presentazione dinanzi alla Polizia Giudiziaria. I provvedimenti anzidetti si aggiungono a quelli già emessi dall'autorità giudiziaria nell'ambito delle attività svolte a seguito dei fatti dello scorso 9 ottobre e che hanno visto la Capitale sottoposta a gravi disordini posti in essere da aderenti ai movimenti "No Greenpass" e forzanovisti.  

Il Prefetto Piantedosi: "Massimo orgoglio"

"Non è certo il clamore di singole azioni estemporanee, vili e deprecabili, a minare la determinazione e la credibilità delle Istituzioni che, a tempo debito, in linea con la coscienza civile di questa città, sanno riscuotere i frutti del quotidiano e silente sforzo a garanzia della legalità democratica e del vivere civile". Con queste parole il prefetto di Roma Matteo Piantedosi ha espresso "massimo orgoglio e gratitudine per l'ennesima prova offerta dagli uomini della Questura di Roma che, con le loro indagini coordinate della Procura della Repubblica, hanno assestato un ulteriore colpo ai responsabili dell'assalto alla Cgil del 9 ottobre scorso". 

Cos'è succeso il 9 ottobre scorso

La manifestazione dei No Green pass a Roma, cui hanno partecipato circa 10mila persone con raduno in piazza del Popolo da sit-in di protesta si è trasfromato presto in guerriglia urbana. I dimostranti, tra cui militanti di Forza Nuova, hanno dato vita a un corteo non autorizzato scontrandosi ripetutamente con le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa. I primi scontri e tafferugli si sono avuti intonro alle 17, quando i manifestanti hanno provato ad accedere a via del Babuino. Gli agenti li hanno respinti, ma i partecipanti alla protesta con tanto di striscioni e cori hanno bloccato Ponte Regina Margherita, sedendosi in mezzo alla carreggiata e mandando in tilt il traffico. I 'no Pass' e 'no vax' si sono poi riversati in piazzale Flaminio e sono giunti a Villa Borghese, scontrandosi nuovamente con le forze dell'ordine. Un gruppo è riuscito a passare il cordone in largo Brasile e a giungere in Corso d'Italia fino ad arrivare alla sede della Cgil, che è stata di fatto assaltata. Una tapparella è stata divelta, i portoni sono stati aperti attivando l'allarme e alcuni dimostranti sono riusciti a entrare, devasgando i locali. Tra loro anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e l'esponente locale del movimento Giuliano Castellino, che prima parlando alla folla in piazza del Popolo ha gridato: "Stasera ci riprendiamo Roma". 

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