Afghanistan, la Sapienza si mobilita per le 81 studentesse: "Pronti a ogni forma di aiuto"

"Molte sono mamme con figli al seguito e ci risulta anche una studentessa incinta di pochi mesi", racconta la rettrice dell'Università di Roma, Antonella Polimeni

Una manifestazione per l'Afghanistan

Una manifestazione per l'Afghanistan

Roma, 29 agosto 2021 - “Nella speranza che possano arrivare presto notizie positive sulla vicenda, noi siamo pronti ad ogni forma di aiuto”. È la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, a tendere una mano alle 81 studentesse dell’ateneo romano bloccate a Kabul. Le ragazze erano sulla lista del ministero della Difesa per essere trasferite in Italia, ma a causa dell'attentato di tre giorni fa non sono riuscite a entrare in aeroporto.

“In queste settimane, attraverso la costante interlocuzione con i ministeri della Difesa e degli Esteri, abbiamo pianificato una serie di attività concrete per permettere ai nostri studenti afghani, ma anche a docenti e giovani ricercatori, di entrare in Italia nel più breve tempo possibile”, continua la rettrice. “Purtroppo, in seguito agli eventi delle ultime ore, 81 studentesse della nostra Università, tra queste molte sono mamme con figli al seguito e ci risulta anche una studentessa incinta di pochi mesi, sono rimaste bloccate a Kabul”. Ieri, con l'ultimo volo atterrrato a Fiumicino da Kabul, si è chiuso il ponte aereo italiano con l'Afghanistan che, in poche settimane, ha evacuato oltre 5mila persone. A bordo del volo di ieri mattina c'erano 38 profughi afghani, i militari del Tuscania e i diplomatici Stefano Pontecorvo e Tommaso Claudi. 

Fino a tre giorni fa sembra quasi certo il loro trasferimento, poi con le due esplosioni ai gate dell’aeroporto di Kabul la situazione è precipitata. “Le studentesse erano sulla lista del Ministero della Difesa per essere trasferite in Italia su nostra richiesta – continua la rettrice – ma a causa dell'attentato all'aeroporto di Kabul non sono riuscite ad avvicinarsi al luogo della partenza. Auspichiamo che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi per fornire adeguato e tempestivo supporto a chi continua ad essere in situazioni di pericolo nei territori afghani”. Sulla vicenda è impegnato anche il prorettore agli Affari Internazionali dell'Ateneo, Bruno Botta. “Stiamo seguendo da vicino l'evoluzione degli eventi e la nostra interlocuzione con le autorità e le istituzioni è costante”, conclude Antonella Polimeni. Afghanistan, raid Usa su Kabul. "Colpita auto kamikaze". Giallo sulle vittime