A1, guerra tra tifosi di Roma e Napoli, un ferito. Il ministro Abodi: "Delinquenti"

I sindaci delle due città, Gualtieri e Manfredi: "Città amiche; no a violenza senza senso". Al vaglio le immagini per identificare i responsabili: autostrada chiusa per 50 minuti

 Roma, 8 gennaio 2023 - "C'è una differenza abissale tra i tifosi che vanno allo stadio, in casa o in trasferta, per cantare, abbracciarsi, gioire o soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale, creando problemi alle persone perbene. Non c'è cosa peggiore di definire tifosi quest'ultimi, non c'è errore più grande del fare di tutta l'erba un fascio. Nel 2023, paga chi sbaglia e mi auguro succeda anche per i teppisti che si sono scontrati oggi sull'A1". Lo ha dichiarato il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi commentando gli scontri tra tifosi della Roma e del Napoli nell'area di servizio Badia al Pino, vicino Arezzo, sull'Autostrada del Sole. Un ferito, della Roma, è stato portato all'ospedale di Arezzo. All'origine degli scontri, secondo quanto si apprende dalla Questura di Arezzo, l'agguato teso da un gruppo di ultrà del Napoli ai romanisti in transito per raggiungere Milano: ne è nato poi un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni.  Il sindaco: "Ci auguriamo che il Napoli vinca"; stasera la partita contro la Juventus

I sindaci: Roma e Napoli "città amiche"

"Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili - hanno scritto sui social i sindaci di Roma e Napoli, Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi - Ci auguriamo che le forze dell'ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Napoli e Roma sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso".

Cosa è accaduto

É in codice giallo il tifoso romanista ferito con un'arma da taglio durante gli scontri avvenuti tra alcuni sostenitori giallorossi, diretti a Milano, e un gruppo di ultrà napoletani (diretti a Genova), entrati in contatto nell'area di servizio Badia al Pino, direzione nord dell'Autostrada. Lo riferisce la Questura di Arezzo che ricostruisce così quanto avvenuto oggi poco dopo le 13.30, quando 350 tifosi partenopei hanno fatto sosta nell'area che nel 2007 fu il luogo in cui perse la vita il laziale Gabriele Sandri, ucciso da un colpo di pistola sparato dal poliziotto Luigi Spaccarotella. "Il personale delle forze di polizia appositamente predisposto con ordinanza di servizio del Questore di Arezzo, è intervenuto chiudendo l'ingresso all'area di servizio per impedire che un gruppo di tifosi romanisti di cui si era avuto notizia, in transito lungo lo stesso itinerario, potesse venire a contatto con la tifoseria partenopea. Nel frattempo altro personale di polizia presente in un'altra area di servizio denominata Arno è stato fatto confluire sul posto. I tifosi della Roma in transito, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all'altezza dell'area di sosta mentre una parte della tifoseria del Napoli posizionatasi lungo la recinzione, ha iniziato un fitto lancio di oggetti contundenti verso le autovetture sulla carreggiata. Entrambi i gruppi in brevi attimi - prosegue ancora la Questura toscana - si sono spostati all'altezza dell'uscita dell'autogrill e sono entrate in contatto per pochi minuti; un tifoso romanista è stato ferito con arma da taglio e risulta in codice giallo. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani sono rimasti nell'area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia. L'autostrada è stata chiusa per circa 50 minuti in direzione nord. Sono già in corso le attività investigative finalizzate alla identificazione dei responsabili delle violenze, anche visionando il materiale video acquisito, sulla base del quale si procederà ad informare l'Autorità giudiziaria e sarà valutata l'emissione di provvedimenti interdittivi di competenza del Questore".

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