25 novembre, nasce a Roma uno spazio per aiutare le donne a denunciare la violenza

"Una stanza tutta per sè" è il progetto nazionale di Soroptimist Italia che ha portato all'apertura di 200 spazi per le audizioni protette all'interno delle caserme dei carabinieri. Oggi a Roma il taglio del nastro

L'inaugurazione dello spazio protetto a Roma

L'inaugurazione dello spazio protetto a Roma

Roma, 25 novembre 2021 – “Una stanza tutta per sé”, un luogo accogliente dove raccontare violenze e abusi, trasformando il dolore nel coraggio di rompere il silenzio per denunciare. È stata inaugurata inaugurata oggi nella caserma di via In Selci la nuova stanza di ascolto protetto per donne che subiscono violenza, nata dal protocollo siglato dall'Arma dei Carabinieri. Il taglio del nastro oggi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Salgono così a 200 le stanze realizzate dal Seroptimist in tutta Italia, dove oggi ne è stata inaugurata un'altra a Treviso.

L'inaugurazione dello spazio protetto a Roma
L'inaugurazione dello spazio protetto a Roma

La stanza, allestita dai tre Club romani Soroptimist International d'Italia, “è un ambiente rassicurante e dedicato che tende a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e di attenzione per le sofferenze subite e che al contempo mira a ridurre il disagio di dover raccontare esperienze drammatiche”. Si tratta di una stanza protetta per assicurare alle donne vittime di violenza la massima riservatezza e protezione nel difficile atto della denuncia, collocata presso la caserma dei carabinieri di via in Selci, con un ingresso discreto e riservato.

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L'iniziativa dei tre club romani del Soroptimist è nata sulla base del progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”, varato insieme al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri con l'intenzione di attivare su tutto il territorio nazionale luoghi protetti al fine di agevolare la presentazione delle denunce, nettamente inferiori rispetto al numero dei reati di violenza. Ad accogliere la denuncia c'è personale specializzato in grado di mettersi in ascolto delle donne aggredite e umiliate, aiutandole ad iniziare il percorso legale che può portare l’aggressore alla condanna.

Resa accogliente, la stanza di ascolto comunica serenità e facilita l'audizione nel complesso percorso della liberazione dalla paura. La resistenza a denunciare è causata dal fatto che l'autore della violenza non è un estraneo ma una persona cui la vittima è legata affettivamente, dal timore di entrare in un luogo istituzionale, dalla "vergogna" di dover raccontare tutto. La stanza ha un angolo dedicato ai bambini che spesso vengono portati in caserma dalle madri abusate.

L'inaugurazione ha visto, tra gli altri, gli interventi della presidente nazionale dell'Associazione Soroptimist International Italia, Giovanna Guercio, del comandante provinciale dei carabinieri di Roma, generale Lorenzo Falferi e la partecipazione del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, del presidente del Tribunale di Roma, Roberto Reali, del comandante provinciale della guardia di finanza di Roma, generale Paolo Compagnone, e di Angela Altamura che è a capo della Direzione Anticrimine della Questura.