Musica in lutto: a 45 anni è morto Uber Negri

Cordoglio a Rolo per la scomparsa di Uber Negri vinto da una malattia a soli 45 anni

Uber Negri, aveva 45 anni

Uber Negri, aveva 45 anni

Reggio Emilia, 15 gennaio 2014  - Cordoglio a Rolo per la scomparsa di Uber Negri, vinto da una malattia a soli 45 anni. Lascia la moglie Manila, i figli Filippo e Giacomo, la madre Nerina, il padre Giuliano, i fratelli Renzo e Loredana. Era molto conosciuto, soprattutto tra i giovani e i gruppi musicali locali. Aveva lavorato per un’impresa di scale della zona, ma soprattutto sviluppato la passione per la musica realizzando nella sua abitazione, in via Cantonazzo, il Rocking Farm Studio, una sala prove e di registrazione.

«Per i giovani musicisti – ricorda l’ex sindaco Vanna Scaltriti – era un punto di riferimento. Quando era stata temporaneamente chiusa la nostra Casa della Musica, nei giorni dell’emergenza terremoto, lui aveva aperto le porte del suo Studio. Era una persona attiva e molto disponibile». Anche l’attuale sindaco, Fabrizio Allegretti, lo ricorda per il suo carattere solare e per la passione per la musica, esprimendo «cordoglio a nome di tutta la comunità locale». Anni fa era stato musicista nella band dei Quasar e collaborava a vari progetti musicali. Il decesso è avvenuto l’altro pomeriggio all’ospedale San Sebastiano di Correggio. I funerali sono fissati per oggi alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Rolo. Poi, l’ultimo viaggio verso il cimitero del paese. Eventuali offerte alla Casa della Musica di Rolo o all’associazione Rock in Rolo. Tanti i messaggi e i ricordi che gli amici hanno lasciato sul web: «Uber, ti ho voluto e ti voglio sempre un infinito bene. E, almeno questo, nemmeno la tua morte può cambiarlo», «In una Rolo a me sconosciuta sei riuscito a farmi sentire a casa: due risate, una pizza, due chiacchiere... Sei una bella persona», «Oggi il grigio è più grigio. E il buio che arriva con la sera è più buio del solito. Mi resta un alito, un soffio leggero per lasciare uscire un pensiero che possa allontanarsi per un attimo dal dolore».