Beatrice Bertuccioli
Roma, 1 giugno 2013 - NIENTE fumo anche nelle stazioni, negli stadi, alle fermate degli autobus, nei giardini pubblici. Ieri, in occasione della Giornata mondiale contro il fumo, la Doxa ha diffuso i risultati di un’indagine da cui risulta che oltre il 60% degli italiani è favorevole a un’estensione del divieto di fumo. E davanti all’Istituto superiore di sanità, tre ragazze hanno manifestato a seno nudo, in stile ‘Femen’. Sui loro seni, la scritta ‘Seno sano se non fumo’, sulla schiena ‘Articolo 32 Revolution’. Luna, Sara e Alessandra — questi i loro nomi — appartengono all’associazione Articolo 32, legata al Codacons. Seno nudo e volantinaggio per denunciare come il fumo uccida ogni anno, nel mondo, 6 milioni di persone, una ogni 6 secondi.

Cala in Italia il numero dei fumatori, ma lentamente. Il consumo di sigarette negli ultimi dieci anni è sceso da 16,1 sigarette fumate in media al giorno nel 2003 a 12,7 nel 2013. Ma è boom di sigarette elettroniche, fotografia scattata da Iss e Doxa: hanno già ‘tentato’ due milioni di italiani, che le hanno provate almeno occasionalmente, e conquistato 500mila fumatori, passati abitualmente alla e-cig.

MA I FUMATORI sono ancora 10 milioni e 600 mila. Molti, soprattutto intorno ai 42 anni e mezzo, vorrebbero smettere ma confessano di non esserci riusciti (92%). Secondo il rapporto annuale dell’Istituto superiore di sanità, gli ex fumatori sono 6,7 milioni, mentre la percentuale più alta di fumatori maschi (oltre 31%) è tra persone tra i 25 e i 44 anni e tra le donne tra i 45 e i 64 anni (22,5%). «Sono circa 700 le persone che muoiono ogni anno in Europa a causa del fumo, un vizio in aumento tra i giovanissimi e tra le donne», ricorda il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, annunciando l’intenzione del governo di lavorare sulla prevenzione. E nuovi studi rivelano quanto, anche all’aperto, sia dannoso il fumo passivo. Un esperimento dai ricercatori dell’Istituto tumori di Milano sulla spiaggia di Vada, a Livorno, ha mostrato come il fumo di due sigarette, a 5 metri di distanza, può arrivare a produrre picchi di idrocarburi policiclici aromatici fino a 7 volte maggiori dei valori di base e più che doppi di quelli misurati in piazza Grande, a Livorno, la sera, all’ora di punta. In Italia, intanto, si moltiplicano i negozi di sigarette elettroniche, ma solo il 10,6% di chi è passato alla sigaretta elettronica dice di avere smesso di fumare le sigarette tradizionali. In pratica, tra i consumatori di sigarette elettroniche, solo uno su dieci ha perso il vizio delle ‘bionde’, mentre il restante 90% fuma entrambe.