In relazione ad un articolo a firma Alberto Statera, apparso ieri su la Repubblica, pubblichiamo la replica inviata a Statera dal nostro editore, Andrea Riffeser Monti
Egregio signor Statera,
leggo con piacere su la Repubblica riferimenti al nostro Gruppo editoriale e al Resort ‘La Bagnaia’, di proprietà della mia famiglia, dove, stando a quel che lei scrive, si costruiranno decine di villette etc. e dove l’on. Casini e Azzurra Caltagirone si sono sposati. Ahimé, siamo alle solite informazioni erratissime e distorsive, un tipo di giornalismo “ideale” per affossare ancora di più l’editoria in un momento di difficoltà sia pubblicitarie che di vendite. Il tutto mentre i lettori chiedono sempre di più giornali critici, certo, ma soprattutto veritieri.
Veniamo alle storture giornalistiche:
1) L’on. Casini e la dott.ssa Caltagirone non si sono sposati a ‘La Bagnaia’, bensì a Siena e precisamente in Comune (posso testimoniarlo: ero presente).
2) Per quanto riguarda ‘La Bagnaia’ il discorso è più complesso ma riassumendolo è la conferma come una certa cultura di sinistra e la burocrazia possano non certo favorire, bensì affossare un progetto dove la mia famiglia ha investito più di 79.000.000,00 euro personali dal 2001, per riqualificare il Borgo che oggi dà lavoro a circa 80 persone e più di 200 nell’indotto.
Tra la fine degli Anni Novanta ed il Duemila, la Bagnaia ha convenuto con le Amministrazioni comunali di Monteroni d’Arbia, Sovicille e Murlo, con la Regione Toscana e con la Provincia di Siena tre distinti protocolli di intesa. Secondo questi protocolli, la Società ha mantenuto tutti i propri impegni, con investimenti molto significativi, prima di tutto la realizzazione di un campo da golf di risonanza internazionale. Ma nessuno di questi protocolli di intesa è stato rispettato dalle Amministrazioni e la Società è stata costretta ad impugnare tutti gli strumenti urbanistici che si sono succeduti da allora, nonché il silenzio mantenuto sulla istanza di rimborso di quanto inutilmente versato a titolo di oneri di urbanizzazione per un intervento che si è rivelato non più fattibile (circa 1 milione di euro).
Spero di aver chiarito in maniera molto sintetica gli argomenti da lei citati e sono sempre a disposizione per qualsiasi informazione.
Andrea Riffeser Monti