ROMA, 20 febbraio 2012 - Sulla vicenda della ‘Erica Lexie’ «la situazione non è tranquillizzante». Così, a fine mattina, il ministro della Giustizia Paola Severino dà il quadro della situazione nell’anteprima del programma ‘In mezz’ora’ su Raitre. E alla Farnesina sono altrettanto schetti: la riunione tra la delegazione italiana e i funzionari indiani sulla gestione della vicenda, scandisce una nota del ministero degli Esteri all’ora di pranzo — quando in tutto il mondo rimbalza la notizia dei marò del ‘San Marco’ scortati a terra da uno schieramento armato di poliziotti — «non ha permesso di raggiungere una posizione condivisa» e ora si è di fronte «ad atti unilaterali che sono in corso da parte delle autorità di polizia». A seguire la vicenda sono ormai tre ministeri, Esteri, Difesa e Giustizia, mentre il premier Mario Monti è tenuto costantemente informato. La delegazione di esperti dei tre ministeri, giunta ieri mattina a Nuova Delhi in base agli accordi raggiunti con il ministro degli esteri indiano Krishna, si è trovata in pratica di fronte al fatto compiuto. Alle 14,30 da Nuova Delhi giungono quasi subito cattive notizie: l’incontro con i rappresentanti del ministero degli esteri indiano «è andato male», riferisce all’Ansa una fonte vicina alla trattativa: «Non si è trovato accordo su di chi sia la giurisdizione. La situazione si aggrava».
È stata eccessiva la fretta con la quale, la sera prima, era stata diffusa in Italia la notizia che l’India aveva accettato la competenza della giustizia italiana sulla morte dei due pescatori? Questo può avere fatto precipitare da parte indiana la situazione. Sull’esito della riunione tra le delegazioni infatti «ha pesato molto il grande impatto che la morte dei pescatori ha avuto nel Paese», riferiscono dall’interno del gruppo di esperti italiano. La nostra delegazione all’uscita dalla riunione è stata circondata da una selva di giornalisti e cineprese. L’attenzione dei media è altissima.

PER DI PIÙ non è chiaro se il governo dello Stato di Kerala ha agito di propria iniziativa, facendo salire a bordo poliziotti in violazione della extraterritorialità della nave, o se il governo federale indiano era al corrente. Lo Stato meridionale è quello dell’India dove è più diffusa l’istruzione e meno evidente la povertà, dove il tasso di occupazione è storicamente elevato; ma il Kerala ha anche una lunga storia di indipendenza e spesso di conflitto con il governo centrale. Alle ultime elezioni il Fronte guidato dai comunisti ha perso a favore di una coalizione di formazioni regionali più vicina al Partito del Congresso, al potere a livello nazionale. Ma in molti settori dell’amministrazione i sentimenti verso Nuova Delhi restano molto critici.
red. est.