Giovedì 18 Aprile 2024

Zingaretti: "L'addio di Renzi? Io avvisato via WhatsApp"

Il segretario del Pd ripercorre i giorni della scissione e parla del nuovo governo giallo rosso: "Le tasse? Le ha alzate il governo con Salvini. I migranti? La Ue deve andare in Libia"

Renzi e Zingaretti in un'immagine di tre anni fa (Ansa)

Renzi e Zingaretti in un'immagine di tre anni fa (Ansa)

Roma, 21 settembre 2019 -  L'addio di Renzi? Lo ha saputo via Whatsapp. E nemmeno i ministri Bellanova e Scalfarotto  lo avevano avvertito che sarebbero usciti dal Pd. Nicola Zingaretti lo dice chiaro e tondo, nella lunga intervista a Maria Latella su Sky Tg24. Per il resto Il segretario dem traccia l'identikit del governo giallo rosso, visto dalla sua prospettiva. E sulle elezioni regionali, alla domanda se la svolta in Umbria verrà tentata anche altrove, si limita a rispondere: "Decideremo caso per caso"

La scissione via Whatsapp

"Io non saluto con favore l'addio di Renzi anzi mi dispiace, ritengo sia stato un errore", è la premessa di Zingaretti. Secondo il leader dem ciò che ha "dato a tutti fastidio è che" la scissione è stata decisa "il giorno stesso in cui si votava un governo, così a freddo si è provocata questa rottura". Ma Renzi l'ha avvisata prima della formazione del governo? "Ovviamente no, altrimenti lo avrei detto pubblicamente subito - è la risposta - Ho ricevuto un whatsapp quando le decisioni erano state prese". E ancora: "Se sono stato avvertito dai ministri Bellanova e Sclafarotto che sarebbe andati via dal PD? No, nessuno mi ha mai avvisato".

"A Salvini e Renzi conviene litigare"

"Salvini e Renzi sono persone con idee diverse" ma alle quali "conviene litigare per far parlare di sè, per avere una ribalta. Ma la priorità dell'Italia non è attendere il faccia a faccia di Tizio contro Caio" e "l'unica grande forza dell'alternativa siamo noi, si chiama Pd, che è l'unica vera forza nazionale che intercetta voglia di cambiamento e giustizia sociale". 

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"Migranti, la Ue vada in Libia"

"L'Ue deve andare in Libia e non illudersi che l'unico modo per affrontare il problema dei migranti sia dire 'porti chiusi'", perché "non si risolve così il problema" ed è stato dimostrato che "la demagogia di Salvini ha fallito, non aveva risolto niente in quanto continuavano gi sbarchi. Noi vogliamo la sicurezza dei porti e delle frontiere ma la demagogia non ha risolto il problema. Dobbiamo costringere gli altri Paesi ad assumersi le loro responsabilità, dobbiamo costruire una politica sull'immigrazione basata sulla sicurezza e sull'umanità".

"Le tasse? Le ha aumentate il governo precedente"

"Le tasse le ha aumentate il governo precedente dove c'era Salvini: autorizzando i Comuni ad aumentare la leva fiscale". Invece, "questo governo si è impegnato, e lo farà, innanzitutto a non far scattare l'Iva e ad abbassare le tasse per i redditi medio-bassi". 

"Basta litigi, odi e sgambetti: pensiamo alla svolta green"

"Faremo di tutto per lasciare alle nostre spalle la stagione del litigio permanente, dello scontro, delle chiacchiere e della demagogia. Tutti gli sforzi vanno per il lavoro, l'abbassamento delle tasse, la svolta green", promette Zingaretti - È finita la stagione degli sgambetti, degli odi, dei veti. Alla base di questo governo c'è la volontà vera e condivisa, un programma che è sintesi, e si vedono i risultati. All'ultima asta di titoli di Stato sono risparmiati 900 milioni di euro: i mercati hanno capito che tra le tante cose cambiate c'è il clima", conclude. 

La stoccata a Orban

E in serata, riferendosi alla kermesse di Atreju che ha ospitato Victor Orban, Zingaretti ha twittato: "Orban è un nemico dell'Italia, ragiona e agisce come tale e contro i nostri interessi. Sognava di distruggere l'Europa e, sconfitto, viene qui a dare lezioni. Torni a fare danni a casa sua. Qui tramite i suoi amici ci ha provato ma li abbiamo fermati".