Bruxelles, 22 novembre 2018 - I moniti dell'Ue all'Italia non sono solo sulla manovra. Il tema questa volta è la salute, in particolare i vaccini. "È ora giunto il momento di una semplice domanda alla società" - così tuona il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis -: volete affidarvi alle fake news e a teorie fuorvianti o siete pronti a salvare le vite dei bambini?". "Basta dibattiti - prosegue il commissario -. Non tocca ai politici discutere tra obbligatorietà e volontarietà" dei vaccini, ma tocca a "epidemiologi, scienziati, medici e immunologi". E basta anche creare "gap tra Bruxelles e l'Italia" in merito alla salute. "È tempo di agire".
Il rimprovero dell'Unione europea ai genitori e alla società italiana tutta si riferisce al preoccupante rapporto dell'Ocse sulla qualità delle cure nei Paesi dell'Ue. L'Italia - emerge dalle analisi - è uno dei Paesi più colpiti dal morbillo. Prima di noi la Romania. Con 8,9 casi ogni 100mila abitanti, insieme alla Grecia, il nostro è il Paese con il più alto tasso di incidenza della malattia. La media europea è stimata in 2,2 casi per 100mila abitanti.
Il tasso di copertura vaccinale in Italia contro il morbillo - avverte l'Ocse - è diminuito: dal 91% nel 2010 si è passati all'85% nel 2016. "Nella maggior parte dei Paesi in cui la copertura vaccinale è elevata - scrive ancora l'Ocse - sono stati segnalati pochissimi casi di morbillo nel 2017. La vaccinazione contro questa malattia è molto efficace: la stragrande maggioranza delle persone di nuova diagnosi non erano vaccinate".