Martedì 23 Aprile 2024

Utero in affitto: "Se gratis non è reato". Prove di mediazione Pd

Dopo una lunga discussione con i cattolici del partito, ecco la mozione: si condanna ogni forma di gravidanza 'onerosa', si tutelano i bambini nati per procreazione assistita, si invita il governo ad 'approfondire' i casi di maternità surrogata come dono

Roberto Speranza e Monica Cirinnà alla manifestazione pro unioni civili (Olycom)

Roberto Speranza e Monica Cirinnà alla manifestazione pro unioni civili (Olycom)

Roma, 27 aprile 2016 - La legge sulle unioni civili arriva alla Camera il giorno dopo la festa della mamma, ovvero il 9 maggio, e entro il 12 ci sarà il voto finale. Il Pd esulta: "Dopo la stagione delle riforme arriva la stagione dei diritti", sottolinea Cirinnà che a quel testo ha dato il nome. Ma la circostanza subito ha rimesso sul tappeto la questione della maternità surrogata, o utero in affitto che dir si voglia, nodo delicatissimo essendo fieramente osteggiata sia dai cattolici dem che dai moderati di Ap al governo. E sull'argomento, dopo ore di discussione, arriva in serata una mozione del Pd, non proprio chiarissima.

LA MEDIAZIONE NEL PD - Secondo fonti parlamentari riportate dall'Agi il Partito democratico, al suo interno fortemente diviso sull'argomento, avrebbe raggiunto una mediazione. Eccola: si condanna ogni forma di gravidanza surrogata 'onerosa', si sottolinea la necessità di tutelare i bambini nati sotto qualsiasi forma di procreazione assistita e si invita il governo ad approfondire il tema della gravidanza surrogata che avviene per ragioni di vero dono. 

Stamattina in una riunione alla Camera il gruppo si era diviso: da una parte i cattolici fermi sul divieto assoluto, dall'altra un gruppo di parlamentari che ha avanzato la proposta di non condannare la maternità surrogata se 'gratuita', ovvero se chi porta avanti la gravidanza lo fa intenzionalmente come atto di dono e non dietro ricompensa. La possibilità di introdurre una linea più morbida qualora la pratica non preveda passaggio di denaro è stata avanzata da Pollastrini, Guerini, Stumpo e Piazzoni, tra gli altri. Sulla base degli interventi si è riformulato poi durante la giornata il testo della mozione. La maggior parte del partito era per mantenere la posizione espressa al Senato dalla presidente della Commissione Affari costituzionali, Finocchiaro. Poi, su proposta di Bazoli e di altri, si è deciso di trovare un compromesso, appellandosi all'esecutivo per approfondire il tema della maternità surrogata e lasciando in sospeso il nodo delle differenti visioni nel partito sulla pratica dell'utero in affitto quando non è previsto un corrispettivo in denaro

 FORZA ITALIA ATTACCA - "Il rinvio, votato dalla maggioranza, della mozione che bandisce la pratica dell'utero in affitto dimostra che il Partito democratico è diviso e incapace di affrontare temi delicati e decisivi come questo", ha detto nell'Aula di Montecitorio il deputato azzurro Roberto Occhiuto. "Ricordo - ha aggiunto - che al Senato alla vigilia dell'approvazione della legge sulle Unioni civili la senatrice Finocchiaro si è impegnata a promuovere una iniziativa legislativa su questo specifico tema, ancora siamo al nulla di fatto. Il Pd in sostanza recita tutte le arti in commedia, al Senato dice una cosa, alla Camera ne fa un'altra. Tipico di chi - ha concluso - non è nelle condizioni, perché diviso al suo interno, di affrontare la questione".