Umbria, sì di Rousseau al patto civico. Ipotesi candidata unitaria Francesca Di Maolo

Di Maolo è presidente dell'Istituto Serafico di Assisi, un Ente Ecclesiastico senza scopo di lucro: potrebbe essere lei il nome della convergenza tra Dem e M5s

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ad Assisi (Ansa)

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ad Assisi (Ansa)

Roma, 20 settembre 2019 -  La piattaforma Rousseau ha dato l'ok alle liste civiche pentastellate insieme al Pd con il 60,9% dei voti favoveroli. Con il via libera al 'Patto civico' anche l'Umbria potrebbe avere una maggioranza giallo-rossa.

SODDISFATTO LUIGI DI MAIO - E' contento Luigi Di Maio: "si apre una nuova era", sottolineano fonti pentastellate, che incalzano i dem: "Ora chiudiamo sul nome del candidato presidente, e liberiamo l'Umbria dalla sola politica: i partiti facciano un passo indietro e gli umbri facciano un passo avanti". Certo, ma convergendo su quale nome?

FRANCESCA DI MAOLO - La possibile convergenza potrebbe arrivare con la candidatura di Francesca Di Maolo. I Dem confermano come sia "uno dei nomi su cui si sta ragionando". Si superebbero così le candidature in campo fino ad ora: Stefania Proietti per il M5s e Andrea Fora per il Pd. Avvocato, Di Maolo è presidente dell'Istituto Serafico di Assisi, un Ente Ecclesiastico senza scopo di lucro che promuove e svolge attività riabilitativa, psicoeducativa e assistenza socio-sanitaria per bambini e giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.  

ZINGARETTI INVITA AL DIALOGO - Come anche in altre occasioni, Nicola Zingaretti preme per il dialogo: "Sull'Umbria sono fiducioso - scrive su Twitter -. Ci sono le condizioni, con lo sforzo di tutti, per arrivare a una forte candidatura, unitaria e competitiva per il bene di quella bellissima terra orgoglio di tutta l'Italia". Insomma, Zingaretti cerca di allontanare le parole arrembanti di Alessandro Di Battista, che invita i pentastellati a non fidarsi dei dem. E Di Maio, commentando il monito del compagno di partito, sottolinea che la prova del nove arriverà dal taglio dei parlamentari, su cui la Camera dovrebbe votare nelle prossime settimane. Assisi, comunque, sembra ispirargli qualche speranza in più: "Non credo ci saranno frizioni nel governo", dice dopo un convegno organizzato dal 'Cortile di Francesco'.