Roma, 31 ottobre 2015 - Giornata di transizione per la Capitale. Oggi Marino è andato e tornato a piedi dal Campidoglio, dove ieri si è consumata una lunga giornata campale per il Pd romano, che si è conclusa con la decadenza di giunta e sindaco e la nomina del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca a commissario straordinario di Roma. Dopo aver salutato Milano e l'Expo con soddisfazione, Tronca sarà domani nella capitale per ricevere la notifica della nomina. Tronca ha detto di aver sentito Renzi e di avergli manifestato "tutto il mio orgoglio per aver avuto fiducia in me". Per quel che riguarda la possibilità di un incontro col sindaco uscente di Roma, il prefetto di Milano ha risposto "Non so. Ho già fatto il commissario in altre città e in nessuna di quelle occasioni ricordo di avere incontrato il sindaco uscente". Tronca è stato scelto per traghettare Roma verso il Giubileo, visto il successo nella gestione dell'Expo. Con Expo, ha affermato oggi Tronca, "abbiamo dimostrato che l'Italia è a livello di eccellenza". Il neo commissario di Roma ha però specificato riferendosi al suo nuovo incarico: "Non mi piace parlare di un modello Milano da esportare, di un modello che si cala così dall'alto. Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa".  MARINO A PIEDI SALUTA LA CITTA' - "Sto bene - aveva detto uscendo di casa -. Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto". Lungo il tragitto che dalla sua abitazione nei pressi del Pantheon porta al Campidoglio, l'ex primo cittadino aveva commentato la decisione di nominare commissario di Roma Francesco Paolo Tronca: "Non sono decisioni che spettano a me ma al governo". Marino ha poi spiegato: "Sto andando in Campidoglio. Rimarrò il tempo necessario per svolgere l'ordinario lavoro di oggi". Scherzando infine: "Non ho programmi di morte imminente. Questa è la mia città". Marino è uscito verso le 15 da Palazzo Senatorio per fare ritorno a casa. Il chirurgo Dem, il giorno dopo essere decaduto, ha scelto di non utilizzare l'auto di servizio, ma è comunque accompagnato dalla scorta. "Mi hanno chiamato e scritto dei leader del Pd ma per parlarmi a livello personale - ha dichiarato Marino -. Ho grande stima di loro per le parole che hanno usato". Ignazio Marino è entrato nella gelateria Giolitti, storico bar romano a due passi dal Parlamento e da Palazzo Chigi. Uscendo dal Campidoglio, l'ex sindaco ha voluto fare due passi per la Capitale per "salutare i cittadini". E durante la passeggiata sono stati tanti i romani che lo hanno salutato e fermato per stringergli la mano. "Che peccato che va via" gli ha detto una signora, "Viva la legalità Marino 'sti imbroglioni ti hanno fregato. È stato Renzi" le ha fatto eco un altro cittadino. Ma non solo applausi per il sindaco-chirurgo decaduto. Non sono mancate urla di contestazione: davanti al Pantheon qualcuno ha gridato "Marino vattene a casa".  DA DOMANI CON L'ARRIVO DI TRONCA SI VOLTA PAGINA - Attesa domani invece la notifica della nomina del prefetto di Milano a commissario straordinario della Capitale. "Sarò domani a Roma per la notifica della nomina a Commissario straordinario", ha detto Francesco Paolo Tronca in una conferenza stampa nella prefettura di Milano. E parlando proprio del nuovo incarico affidatogli, Tronca ha raccontato: "Nessun tentennamento, non ho chiesto nessun momento per riflettere. Quando arrivano richieste così importanti, un prefetto - e vale per tutti i funzionari pubblici -, deve andare avanti e fare il suo dovere". "È questo il senso di responsabilità e dello Stato e lo Stato - ha continuato Tronca - ha bisogno di ritrovare senso di responsabilità". Tronca ha poi ricordato ciò che diceva ai vigili del fuoco quando era capo dipartimento: "stringete i denti, sporcatevi le mani, ma fate di tutto per tenere gli occhi puliti. Questa è la sintesi di ciò che è lo Stato". Tronca, che si definisce 'milanese acquisito' - "Ho fatto tutta la mia carriera a Milano, mia figlia è nata a Milano" -, nel corso del suo intervento si è soffermato a descrivere il suo rapporto con il prefetto di Roma Franco Gabrielli: "Tra di noi c'è sempre stata grande sintonia". Tronca ha ricordato la loro collaborazione "quando insieme abbiamo deciso le strategie di intervento dei soccorsi per la Costa Concordia". "Quando lui era capo dipartimento della protezione civile - ha raccontato - io ero capo dipartimento dei vigili del fuoco. Più amicizia di così".       Tronca: Da domani a Roma, ma oggi sono ancora prefetto di Milano      A Expo il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano cosa lo "spaventasse di più" del nuovo incarico di commissario che si accinge a svolgere a Roma: "Non ho preoccupazioni particolari. Ho solo il desiderio di entrare in questa responsabilità con un approccio di grande umiltà". Tronca ha poi dichiarato: "Ho sentito Renzi ieri e gli ho manifestato tutto il mio orgoglio per aver avuto fiducia in me". Mentre alla domanda su un possibile incontro col sindaco uscente di Roma:, ha risposto "Un incontro col sindaco Marino? Non so". Tronca ha anche spiegato di avere già fatto il commissario in altre città e "in nessuna di quelle occasioni - ha detto - ricordo di avere incontrato il sindaco uscente". Il prefetto di Milano ha dichiarato di accingersi ad affrontare l'incarico con "entusiasmo e orgoglio". "Prima di valutare e decidere, bisogna conoscere - ha precisato parlando a margine della cerimonia di sottoscrizione a Palazzo Italia della Carta di Milano -. Domani vado a Roma e il prefetto Gabrielli dovrebbe notificarmi il provvedimento di nomina a commissario". Con quale stato d'animo? "C'è lo stesso spirito con cui sono arrivato a Milano pronto per il semestre Asem e Expo. Quindi entusiasmo e orgoglio, tanto. E determinazione a esercitare la mia responsabilità al meglio". A chi gli chiedeva se temesse pressioni per il nuovo incarico di commissario che si accinge a svolgere a Roma, Francesco Paolo Tronca ha risposto: "Assolutamente no". "Quando si ricoprono certe responsabilità - ha detto - bisogna guardare avanti e tenere fermo il timone. Io vado avanti come sono sempre andato avanti, seguendo i binari della legalità e della mia coscienza, secondo le direttive che ricevo dallo Stato". "È da presuntuosi pensare di risolvere i problemi da soli - ha spiegato -, bisogna pensare a creare una squadra efficiente, quel che conta è raggiungere i risultati". "Non conosco la realtà dei problemi con cui mi andrò a confrontare ma so che continuerò a usare quel metodo di squadra - ha poi specificato - che mi ha aiutato a risolvere emergenze" tra cui il terremoto dell'Aquila o il disastro della Costa Concordia.     A Roma finisce era Marino, arriva Tronca      Il prefetto di Milano è stato scelto per traghettare Roma in questa fase di transizione proprio alla luce del successo nella gestione dell'Expo, in vista del Giubileo. Francesco Paolo Tronca ha detto: "Questa sera voglio avere la soddisfazione di partecipare alla chiusura di Expo". Con Expo "abbiamo dimostrato che l'Italia è a livello di eccellenza - ha affermato Tronca -. All'estero non pensavano che l'Italia potesse realizzare un evento di questo tipo". "Attraverso Expo, Milano - ha aggiunto - è stata laboratorio di buone pratiche di una pubblica amministrazione sempre più efficiente". Il commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca ha poi specificato: "Non mi piace parlare di un modello di Milano da esportare, di un modello che si cala così dall'alto. Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa". Per poi concludere: "Sarebbe presuntuoso adottare schemi a contesti diversi".      Tronca: esperienza di Expo peserà molto, ma Roma è diversa      'GIUBILEO COME EXPO' - Lo stesso ministro dell'Interno Angelino Alfano, nel giorno conclusivo di Expo, ha dichiarato a Rtl 102.5 sulla nomina del prefetto di Milano a commissario della Capitale: "Abbiamo scelto il prefetto Tronca perché il Giubileo deve funzionare come ha funzionato Expo: tanto coordinamento tra le forze dell'ordine, tanta sicurezza e tanta capacità di prevenire i problemi e di affrontare insieme i momenti di crisi quando questi si verificano". "Siamo riusciti a fare un Expo mafia free con oltre cento interdittive antimafia di imprese che potevano avere collegamenti con boss o organizzazioni - ha sottolineato - e questo ha fatto sì che Expo fosse un grande affare per le imprese e per gli italiani ma non per i boss e per la mafia". Ecco perché "l'eredità di Expo è un modello che vogliamo esportare per il Giubileo". ​"Sono orgoglioso della fiducia accordata", aveva detto ieri il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca alla notizia della nomina. Mentre Marino si proclamava "accoltellato da 26 nomi e cognomi, ma con un solo mandante" dopo le dimissioni dei 19 consiglieri del Pd assieme ad altri 7, dovuta secondo Matteo Renzi al fatto che "Marino ha perso il contatto con la sua città".  IL CENTRO-DESTRA INIZIA A FARE NOMI - Intanto, si iniziano a fare nomi sui possibili candidati sindaco. Berlusconi ha fatto quello di Alfio Marchini, scatenando le reazioni di Fratelli di Italia. "Noi di Fdi, che ricordo essere accreditato come primo partito della coalizione nella capitale, non siamo in alcun modo disponibili a sostenere a Roma la candidatura di chi come Alfio Marchini, ha partecipato alle primarie del Pd, come abbiamo spiegato a Berlusconi più volte", afferma Giorgia Meloni. "Speravamo - prosegue il presidente di Fratelli d'Italia - e abbiamo chiesto più volte un tavolo per discuterne - nella disponibilità a trovare un candidato che mettesse insieme tutto il centrodestra, ma se Forza Italia intende sostenere Marchini possiamo solo fare loro i nostri migliori auguri. FdI sosterrà invece un candidato di centrodestra, perché a noi gli inciuci e i pastrocchi non piacciono in Parlamento e non piacciono per il Campidoglio".

Politica

Roma, 31&nbsp;ottobre 2015 - Giornata di transizione per la Capitale. Oggi Marino è andato e tornato a piedi dal&nbsp;Campidoglio, dove ieri si è consumata una <a href="http://www.quotidiano.net/foto/marino-giunta-decadenza-1.1437600">lunga giornata campale per il&nbsp;Pd romano</a>, che si è conclusa con <a href="http://www.quotidiano.net/marino-1.1434802">la decadenza di giunta e sindaco e la nomina del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca a commissario straordinario di Roma</a>. Dopo aver salutato Milano e l'Expo con soddisfazione, Tronca sarà domani nella capitale per ricevere la notifica della nomina.&nbsp;Tronca ha detto di aver&nbsp;sentito Renzi e&nbsp;di avergli&nbsp;manifestato "tutto il mio orgoglio per aver avuto fiducia in me". Per quel che riguarda la possibilità&nbsp;di un incontro col sindaco uscente di Roma, il prefetto di Milano ha risposto&nbsp;"Non so. Ho&nbsp;già fatto il commissario in altre città e&nbsp;in nessuna di quelle occasioni ricordo di avere incontrato il sindaco uscente".&nbsp;Tronca è stato scelto per traghettare Roma verso il Giubileo, visto il successo nella gestione dell'Expo. Con Expo, ha affermato oggi Tronca,&nbsp;"abbiamo dimostrato che&nbsp;l'Italia è a livello di eccellenza".&nbsp;Il neo commissario di Roma ha però specificato riferendosi al suo nuovo incarico:&nbsp;"Non mi piace parlare di un modello Milano da esportare, di un modello che si cala così dall'alto. Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa".&nbsp; 
MARINO A PIEDI SALUTA LA CITTA' - "Sto bene - aveva detto uscendo di&nbsp;casa -. Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto". Lungo il tragitto che dalla sua abitazione nei pressi del Pantheon porta al Campidoglio, l'ex primo cittadino aveva commentato&nbsp;la decisione di nominare commissario di Roma <a href="http://www.ilgiorno.it/milano/marino-prefetto-tronca-1.1437278">Francesco Paolo Tronca</a>:&nbsp;"Non sono decisioni che spettano a me ma al governo". Marino ha poi spiegato:&nbsp;"Sto andando in Campidoglio. Rimarrò il tempo necessario per svolgere l'ordinario lavoro di oggi". Scherzando infine:&nbsp;"Non ho programmi di morte imminente. Questa è la mia città".&nbsp;Marino è&nbsp;uscito verso le 15 da Palazzo Senatorio&nbsp;per fare ritorno a casa. Il chirurgo Dem, il giorno dopo essere decaduto, ha scelto di non utilizzare l'auto di servizio, ma&nbsp;è comunque accompagnato dalla scorta. "Mi hanno chiamato e scritto dei leader del Pd ma per parlarmi a livello personale - ha dichiarato Marino -. Ho grande stima di loro per le parole che hanno usato".&nbsp;Ignazio Marino è&nbsp;entrato nella gelateria Giolitti, storico bar romano a due passi dal Parlamento e da Palazzo Chigi. Uscendo dal Campidoglio, l'ex sindaco&nbsp;ha voluto fare due passi per la Capitale per "salutare i cittadini". E durante la passeggiata sono stati tanti i romani che lo hanno salutato e fermato per stringergli la mano. "Che peccato che va via"&nbsp;gli ha detto una signora, "Viva la legalità Marino 'sti imbroglioni ti hanno fregato. È stato Renzi"&nbsp;le ha fatto eco un altro cittadino. Ma non solo applausi per il sindaco-chirurgo decaduto. Non sono mancate urla di contestazione: davanti al Pantheon qualcuno ha gridato "Marino vattene a casa". 
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Da Expo a Roma, Tronca pronto ad affrontare il dopo Marino: "Modello Milano ma va adattato"

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