Martedì 24 Giugno 2025
ALESSANDRO D'AMATO
Politica

"Trecentomila per Gaza"

L’iniziativa di Pd, Avs e 5 Stelle. Nessuna tensione al corteo. .

L’iniziativa di Pd, Avs e 5 Stelle. Nessuna tensione al corteo. .

L’iniziativa di Pd, Avs e 5 Stelle. Nessuna tensione al corteo. .

Una marea di gente ordinata e composta che parte da una piazza Vittorio stracolma. Pochi gli slogan urlati ("Palestina libera") e a volte un silenzio quasi irreale, interrotto dal battito a ritmo delle mani. Il corteo pro Palestina organizzato da Pd, M5s e Avs a che non vede l’adesione degli studenti palestinesi e dell’Associazione dei Palestinesi in Italia parte sulle note di Bella Ciao.

Alla testa ci sono Elly Schlein, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: Giuseppe Conte è in ritardo. Lo striscione che apre la manifestazione recita "Gaza stop al massacro. Basta complicità", con i colori della Palestina.

LE BANDIERE

Le bandiere dei partiti organizzatori della manifestazione si confondono con quelle della Palestina e della pace, mentre un ragazzo con il drappo nero, bianco e verde e il triangolo rosso in vita porta una foto del presidente israeliano Netanyahu insieme a Giorgia Meloni e la scritta: "Ma quale genocidio, è solo uno sterminio". Nelle vie parallele si incrocia per un attimo anche Emanuele Fiano di Sinistra per Israele. Il giornalista Klaus Davi, con una kippah in testa, porta in piazza il vessillo di Israele e si concede ai selfie con gli altri partecipanti. Più tardi denuncerà che gliel’hanno rubata: "In due si sono avvicinati per farmi accendere una sigaretta e, in cambio, uno mi ha chiesto più volte di dargli la bandiera dello Stato di Israele, ma poi di fronte al mio rifiuto me l’ha tolta". Il ladro di bandiere viene identificato dalla Digos, ma intanto l’ha passata all’amico che è scappato.

LA PIAZZA

Il corteo raggiunge lentamente piazza San Giovanni. Sotto uno striscione con la scritta I bambini di Firenze per i bambini di Gaza una dozzina di ragazzini canta "Palestina libera" sotto lo sguardo dei genitori. In un altro cartello c’è scritto: "Sono padre sono cristiano, sono nonno, sono italiano, non sono assassino", una parodia della premier. Su una grossa bandiera palestinese è dipinta l’immagine di Guernica di Pablo Picasso. Fonti di polizia poco prima delle 15 dicono che a marciare sono soltanto in diecimila. Intanto Paolo Fresu suona la tromba con una mano e nell’altra tiene una bandiera palestinese per dare il via agli interventi dal palco.

"SIAMO TRECENTOMILA"

"Vi assicuro che è una piazza bellissima. Il colpo d’occhio da qui è pazzesco. La piazza è stracolma e non si riesce a vedere la coda del corteo. È veramente una grandissima risposta", dice dal palco la giornalista Valentina Petrini, che più tardi annuncerà: "Gli organizzatori mi riferiscono che siamo oltre 300mila", scatenando l’applauso e la festa della piazza. Poco prima un presidio di Fronte Comunista e dei GPI in viale Manzoni aveva aperto fumogeni e un grande striscione rosso con la scritta "Italia fuori dalle guerre imperialiste" e per contestare "il tardivo intervento di Pd-M5s-Avs. Dopo mesi di silenzio, il vostro, non basta una piazza per scaricarsi la responsabilità".

BELLA CIAO

Intanto un centinaio di persone si dà appuntamento davanti alla sinagoga di Roma in contemporanea con il corteo per Gaza per sventolare bandiere di Israele e distribuire volantini con lo slogan "Free Gaza from Hamas". Alla fine a San Giovanni torna Fresu sul palco per suonare Bella Ciao. I leader intonano le parole della canzone, mentre il trombettista allunga la nota finale fino a farla sembrare una sirena antiaereo.