Totoministri, Alfano agli Esteri. Interni a Minniti

A Luca Lotti andrebbe anche la delega ai servizi segreti

Angelino Alfano

Angelino Alfano

Roma, 12 dicembre 2016 - Il governo Gentiloni prenderà forma tra riconferme, cambi di ruolo e 'new entry'. La prima riconferma sarebbe quella di Luca Lotti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio di palazzo Chigi, amico fidato di Matteo Renzi non solo dovrebbe restare dov’è, ma assumerà con ogni probabilità anche la delega ai servizi segreti, fino ad ora nelle mani di Marco Minniti. Minniti dovrebbe andare agli Interni, mentre Angelino Alfano, leader di Ncd, lascerà quasi certamente il Viminale per trasferirsi alla Farnesina. La nomina di Alfano agli Esteri spariglierebbe un po' le carte dato che fino a ieri era dato per assodato l'arrivo in quel dicastero della prima segretaria generale donna Elisabetta Belloni

Le 'new entry' nel nuovo esecutivo saranno i verdiniani dato che Ala (18 senatori e 16 deputati fusisi coi miseri resti di Scelta civica di Zanetti) sarà determinante per la sopravvivenza del Governo. Gentiloni pensa quindi alla nomina di Marcello Pera come ministro delle Riforme.  Al ministero del Welfare al posto di Giuliano Poletti potrebbe arrivare Teresa Bellanova (ex Cgil, già viceministro allo Sviluppo economico).

Le riconferme invece saranno con ogni probabilità Orlando (Giovani Turchi) alla Giustizia, Pinotti (Area dem) alla Difesa, Martina ("Sinistra è cambiamento") all’Agricoltura, più Padoan all’Economia e Calenda allo Sviluppo economico (tecnici). In area centrista, il bolognese Galletti (Udc) resta all’Ambiente, Costa e Lorenzin (Ncd) a Famiglia e Salute.