Elezioni comunali 2019, domenica i ballottaggi
Roma, 7 giugno 2019 - Domenica 9 giugno i cittadini di 136 i comuni oltre i 15mila abitanti (15 i capoluoghi) andranno alle urne per i ballottaggi delle elezioni comunali 2019. Il primo turno del 26 maggio, infatti, non è bastato, visto che nessuno degli aspiranti sindaci ha conquistato il 50% più uno dei consensi. In questa tornata, vince semplicemente chi prende più voti.
Quando si vota: gli orari
I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 6 giugno. Lo scrutinio partirà subito dopo la chiusura delle urne e, si suppone, sarà molto più svelto di quello del primo turno.
Cosa serve per votare
Innanzitutto vediamo quali sono i documenti d'identità validi: oltre al nome del titolare, deve essere presente anche la foto. Non solo carta d'identità, dunque, ma anche patente di guida, tessera di riconoscimento rilasciata dall'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia, tessera di riconoscimento rilasciata dagli Ordini professionali, ricevuta di richiesta della Carta di identità Elettronica (Cie), che contiene la foto e i dati anagrafici del richiedente. Una postilla importante: vale anche il documento d'identità scaduto, l'importante è che sia integro e che sia riconoscibile il titolare.
Tessera elettorale smarrita
Se avete perso la tessera elettorale, o essa è irrimediabilmente danneggiata o ancora è esaurita (tutti e 18 gli spazi sono timbrati), c'è bisogno di un duplicato o di un rinnovo. Bisogna rivolgersi all'Ufficio elettorale del proprio Comune, ricordandosi di portare con se la vecchia tessera e un documento di identità. La votazione è in teoria possibile anche senza documento di identità. A condizione che un componente del seggio riconosca direttamente l'elettore, o che sul posto ci sia qualcuno che conosce l'elettore e ha un documento di identità valido. Una sorta di garante.
Come si vota
Il ballottaggio è una sorta di spareggio, basta tracciare una X sul candidato sindaco prescelto. Attenzione: non vale il voto disgiunto, per cui il segno fatto sul nome di un candidato sindaco e della lista collegata al suo avversario invalida automaticamente il voto.