Mercoledì 25 Giugno 2025
ANTONELLA COPPARI
Politica

Terzo mandato, si riparte. FdI vuole accelerare. E De Luca elogia Meloni

Forza Italia frena, la Lega insiste. Salvini: "Discutiamo, ma facciamo presto". Il governatore dem campano: prova di intelligenza politica della premier.

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Sullo sfondo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Sullo sfondo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

Nella lotta per conquistarsi un posto al sole rompendo il tetto dei due mandati, si assiste a scene che nessuno avrebbe mai immaginato. Ad esempio, gli applausi del governatore uscente della Campania, Vincenzo De Luca (Pd), alla premier: "Credo che sia una prova, ancora una volta, di intelligenza politica di Meloni. La vicenda delle Regioni rischia di lacerare la coalizione di centrodestra. Se la Lega perde Veneto e Lombardia, ha perduto la ragione sociale".

Ma che l’apertura fatta giovedì da Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di FdI, sia un varco o uno spiraglio è ancora da dimostrare. Matteo Salvini, impaziente, si lancia: "Siamo pronti a discutere di tutto, ma facciamo presto". Il governatore veneto Luca Zaia segue a ruota: "Non si tratta di una legge ad personam: è ora di fare un ragionamento tra regioni e governo". A gettare acqua sul fuoco ci pensa il capo dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri: "Ho parlato con Donzelli, la sua proposta serve a chiarire la situazione. Ha riaperto la questione per chiuderla". Messa così sembrerebbe un fuoco di paglia. In realtà l’azzurro forza un po’ le posizioni degli alleati tricolori: è vero che il partito di Giorgia ritiene si debba chiudere la faccenda, aggiungendo però "in un senso o nell’altro".

Insomma, la situazione non può restare in sospeso: occorre sciogliere il nodo dei mandati per concludere il puzzle delle candidature alle regionali d’autunno. Il partito della premier è diviso: alcuni temono di restituire agli elettori un immagine incoerente e ondivaga. Altri fanno due conti e concludono che, con il terzo mandato, diventerebbe quasi impossibile negare la candidatura in Lombardia nella primavera del 2028 ad Attilio Fontana, privandosi di nuovo di ogni regione del Nord. I vantaggi però sarebbero cospicui: prima di tutto verrebbe disinnescata la bomba del Veneto. L’eventualità, per la verità remota, di una sconfitta della destra nella roccaforte bianca implicherebbe la crisi di governo, ma anche una vittoria pagata sottraendo con le cattive alla Lega la sua piazza più importante avrebbe effetti destabilizzanti. Senza contare che dentro FdI già stanno con i coltelli sguainati per contendersi la successione a Zaia. Per un guaio risolto a destra, se ne creerebbe un altro non meno gigantesco a sinistra in Campania. Il ritorno in campo di De Luca avrebbe un effetto deflagrante sulla strategia della presidente del Consiglio nella più importante tra le regioni al voto in autunno. Pesano anche altre considerazioni: la regola del secondo mandato si riverbera sul governo. Giorgia potrebbe correre per Palazzo Chigi solo un’altra volta. Certo, in caso di vittoria resterebbe premier ancora per 7 anni e non sono pochi, ma perché porsi dei limiti?

La questione è aperta e a scioglierla non potrà essere che un vertice dei leader, che al momento non è convocato. Tutto dipenderà da due fattori: il primo è la determinazione di Forza Italia. "Sono giusti due mandati – dice il portavoce del partito Raffaele Nevi –, ma siamo pronti al confronto". Elemento decisivo, però, è cosa voglia davvero la premier. È possibile che miri essenzialmente a compattare la sua maggioranza con un segnale di disponibilità, affidando poi agli azzurri il compito di richiudere lo spiraglio aperto da Donzelli. Non è escluso che voglia stanare Salvini, il cui sostegno a Zaia appare traballante, con l’obiettivo di risolvere una volta per tutte l’enigma del Veneto. Ma non è escluso neppure che in prossimità di una prova elettorale difficile abbia deciso, come suggerisce l’astuto governatore campano, di riaprire i giochi con un mazzo nuovo.