
Qualcuno sperava che ieri, a margine del Consiglio dei ministri, il capitolo del ‘terzo mandato’ per i governatori potesse rientrare...
Qualcuno sperava che ieri, a margine del Consiglio dei ministri, il capitolo del ‘terzo mandato’ per i governatori potesse rientrare sul tavolo della discussione nella maggioranza, soprattutto dopo i botta e risposta a distanza tra Salvini e Tajani (terzo mandato in cambio dello ius scholae, questa la possibilità di trattativa, aperta da Tajani e respinta dalla Lega), ma invece niente. Il destino di Luca Zaia (foto) sembra dunque segnato, anche se il Doge veneto, sentito ieri l’altro governatore del Carroccio, il friulano Fedriga, mediterebbe la creazione di una nuova ‘corrente’ per tallonare Matteo Salvini. Movimenti che cominceranno a maturare in estate, i meloniani non hanno intenzione di mollare il Veneto (ma senza i voti di Zaia, non sarà una passeggiata) e adesso sembrano allungare gli appetiti anche alla Campania, il feudo di De Luca, casomai con un candidato che potrebbe ‘stupire’ e insinuarsi nelle difficoltà del campo largo nel far convergere su un unico nome tutte le forze dell’opposizione (resta in pole l’ex presidente della Camera grillino, Roberto Fico). "Prendiamo atto con grande rammarico della chiusura del dialogo", ha detto il responsabile enti locali della Lega, Stefano Locatelli, aggiungendo che "a questo punto auspichiamo al più presto la scelta dei candidati". Ma su questo, il confronto tra i leader non è ancora partito.
Elena G. Polidori