Mercoledì 24 Aprile 2024

Di Maio promette: "Tempo pieno in tutte le scuole elementari"

In un video su Facebook il leader 5 stelle annuncia lo smantellamento della 'Buona scuola': "2mila insegnanti in più, il 30% in mobilità tornerà al Sud"

Scuola elementare (foto di archivio)

Scuola elementare (foto di archivio)

Roma, 16 novembre 2018 - Mentre a Roma e a Milano partivano i cortei degli studenti contro il governo e contro Matteo Salvini, il vicepremier a 5 stelle Luigi Di Maio annunciava su Facebook una grande novità per le scuole elementari: "Voglio darvi una buona notizia: ieri è stato approvato un emendamento alla legge di bilancio molto importante per la scuola e per i nostri figli che dice che d'ora in poi in tutte le scuole elementari, la scuola primaria, ci sarà il tempo pieno".

In realtà l'emendamento ha ottenuto il via libera in sede consultiva e ora deve passare al vaglio della commissione Bilancio della Camera cui spetta il compito di votare le modifiche alla manovra.

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Di Maio continua: "I bambini potranno stare più tempo a scuola, potranno avere un percorso di istruzione più lungo e allo stesso tempo permetterà ai genitori che lavorano tutto il giorno di sapere che anche il pomeriggio il loro figlio o la loro figlia starà a scuola con gli insegnanti" visto che è "sempre più difficile" mettere insieme "famiglia e lavoro". Per il vicepremier si tratta di un misura "che arricchisce i programmi di informazione e istruzione", è una misura di "welfare sociale".

Il leader pentastellato si rivolge poi agni insegnanti: "si sbloccano 2mila nuovi posti di lavoro nelle scuola e di questi circa il 30% sarà in mobilità, quella parte di insegnanti che per colpa della buona scuola sono stati deportati al Nord con un algoritmo che non abbiamo mai capito e che adesso potranno tornare verso il Sud". Il motivo è semplice: ora "molte scuole del Sud non hanno il tempo pieno come diverse scuole del Nord". "Poi ci sono molti precari al Sud e anche per quelli ci sarà la gran parte dei posti che diventano stabili grazie al tempo pieno", ha proseguito.

Nel video DI Maio si rivolge direttamente al suo 'popolo': "Un grande successo, che non so se vi racconteranno. Sappiate che stiamo al lavoro per aiutare i nostri figli ad avere un'istruzione migliore, per aiutare i genitori che lavorano dalla mattina alla sera e per aiutare gli insegnanti che non meritavano la buona scuola e un pezzo alla volta la stiamo smantellando", ha concluso.

SALVINI  - Tornando alla protesta degli studenti (che manifestano contro varie cose, dal decreto sicurezza, fino al decreto Pillon, ma soprattutto contro il piano Scuole Sicure) il vicepremier leghista risponde direttamente sui social, com'è suo costume, postando e commentando le dirette delle manifestazioni, soprattutto quella di Milano.

"'Meno Salvini, più bangladini!'. Geniali! A Roma 'studenti kompagni' e i soliti centri a-sociali organizzano il 'No Salvini Day', accompagnamento musicale 'Bandiera Rossa'. Vintage! Dai ragazzi, lo sciopero al venerdì è il top!". Scrive Salvini, e su un altro post: "Altre dirette degli 'studenti' amici dei centri a-sociali: Roma, Napoli, Milano. Bandiere rosse, canzoni sovietiche, 'Salvini vaffanculo', 'Uccidere Salvini non è reato', ecc. E poi sarei io che 'semino odio'...". Poi chiosa: "Si sfoghino per questo giorno di 'vacanza' convinto come sono che solo un'estrema minoranza di 'kompagni' pensa davvero tutto questo. Trovo però particolarmente idiota bruciare la bandiera della Lega, o di qualsiasi altro movimento politico, o dare FUOCO a un manichino con la mia faccia, non pensate anche voi? Qualcuno dovrebbe imparare un po' di RISPETTO".