Tav, Foietta: "Mai parlato col governo, situazione paradossale"

Il commissario per la linea Torino-Lione: "Va fatta e la scelta spetta al Parlamento. Interrompere il tunnel costa più che finirlo"

Cantiere Tav (LaPresse)

Cantiere Tav (LaPresse)

Roma, 16 gennaio 2019 - La Tav "si deve fare". L'intervento di Paolo Foietta, a margine di un'audizione in commissione Trasporti della Camera, è durissimo. "Lo ha deciso il Parlamento e la scelta di non farla spetta al Parlamento attraverso un atto di ricusazione di un trattato internazionale ratificato il primo marzo del 2017", ha aggiunto il commissario di Governo per la linea Torino-Lione. Per tornare indietro sulla decisione presa sulla Tav "il passaggio in Parlamento è un atto obbligatorio", continua Foietta aggiungendo che sebbene il referendum rappresenti l'estrema ratio, "la Costituzione non prevede che un trattato internazionale sia oggetto di referendum, che potrebbe, se mai, essere consultivo".

Ma in caso di abbandono del progetto, del tunnel transfrontaliero, "anche senza pagare penali si dovranno restituire i soldi ottenuti e farsi carico dei contenziosi che deriveranno dall'interruzione del lavori", e "quando parliamo di 2.5 miliardi". Quindi "se non faccio nulla spendo una cifra maggiore rispetto a quello che spenderei per la fine del tunnel".

In tutto questo - continua Foietta "non ho mai parlato col governo. Ho scritto 12 lettere via pec ma non ho avuto nessuna risposta, è una cosa gravissima visto che sono il commissario e il mio interlocutore è il governo. E' una situazione paradossale". 

E poi, aggiunge il commissario "il tema Tav è una patacca", spiegando che invece si tratta di "una sostituzione di una linea ferroviaria che ormai ha finito suo ciclo di vita". "La Torino-Lione, almeno dal '93, non è una linea ad alta velocità e non viaggeranno treni ad alta velocità. Stiamo parlando di una linea ferroviaria moderna, in linea con gli standard europei che porta in sicurezza i treni merci". Foietta ha aggiunto che "è una favola quella delle merci che andranno più veloci, le merci viaggeranno a una velocità commerciale ragionevole (100/120 km orari) ma aumenta di molto la attuale capacità che oggi non esiste perché la linea attuale, per ragioni tecniche e di sicurezza, è ormai satura. La linea vecchia non funziona più", ha concluso.