Sabato 12 Luglio 2025
CLAUDIA MARIN
Politica

Tangenziale bloccata dai metalmeccanici, opposizione all’attacco: “Si criminalizza il dissenso”. Oggi il tavolo al ministero

Da Schlein a Conte e Avs: il governo non dà risposte, ma punisce chi si lamenta. I sindacati difendono la natura della manifestazione: in corteo per il contratto

Giuseppe Conte, presidente M5s, Nicola Fratoianni, leader di Avs, ed Elly Schlein, segretaria del Pd

Giuseppe Conte, presidente M5s, Nicola Fratoianni, leader di Avs, ed Elly Schlein, segretaria del Pd

Roma, 21 giugno 2025 – La giornata della mobilitazione delle tute blu comincia con l’occupazione della tangenziale di Bologna da parte di 10 mila metalmeccanici e finisce con la convocazione delle sigle sindacali di categoria e di Federmeccanica al Ministero del Lavoro per stamattina. In mezzo, uno scontro politico-sindacale come non si vedeva dalle stagioni degli autunni caldi, questa volta in piena estate, con al centro, però, non solo il rinnovo del contratto collettivo del settore, ma soprattutto le nuove norme del decreto sicurezza che colpiscono penalmente i lavoratori che attuano blocchi stradali, che sono stati denunciati. L’opposizione e i vertici di Cgil, Cisl e Uil, per l’occasione tornati uniti, attaccano l’esecutivo: "Vogliono criminalizzare la protesta dei lavoratori". Dalla maggioranza, però, reagiscono, avanzando il sospetto della provocazione politica e della volontà di esasperare il clima. In prima fila nella polemica sono i vertici sindacali. E se la leader della Cisl, Daniela Fumarola, si schiera con i lavoratori in lotta per il contratto ("Siamo a loro fianco"), il numero uno dei metalmeccanici della stessa confederazione di via Po, Ferdinando Uliano, incalza: "Speriamo che le denunce non arrivino, ma è chiaro che se si materializzeranno ci difenderemo con i nostri legali. Ci fa specie tutto questo clamore, quando c’è poca enfasi sul fatto che ci sono un milione e mezzo di metalmeccanici che non hanno la firma di un contratto". Sulla stessa linea i dirigenti della Fiom: "Abbiamo buoni avvocati". Mentre Maurizio Landini denuncia: "Siamo davvero in un Paese che va all’indietro. In nome della difesa di una presunta sicurezza si vogliono processare e condannare uomini e donne che per vivere lavorano, pagano le tasse e tengono in piedi il sistema produttivo del nostro Paese". A fianco dei sindacati tutta l’opposizione. "Di fronte all’incapacità di dare risposte al Paese si sceglie di punire chi si lamenta – accusa Elly Schlein –. Diamo ai metalmeccanici piena solidarietà". Sullo stesso fronte gli esponenti dei 5 Stelle ("A Bologna in arrivo la repressione del dissenso") e di Avs: "Meloni criminalizza crisi e porta in carcere i lavoratori". Dalla maggioranza, però, e soprattutto da Fratelli d’Italia non ci stanno a una lettura anti-decreto sicurezza: la parola d’ordine è: "È di solare evidenza che le proteste sono strumentali, tese a creare artificialmente tensione sociale per contrastare il decreto sicurezza". Nel merito del contratto, è scontro anche tra sigle sindacati e Federmeccanica. I vertici di Fim, Fiom e Uilm rivendicano il pieno successo della mobilitazione con adesioni medie al 70%. E spiegano: "La nostra manifestazione non può essere considerata un problema di ordine pubblico". Numeri differenti, però, arrivano da Federmeccanica-Assistal: avrebbe aderito il 20%. E lo stop al rinnovo? "Non abbiamo rotto noi le trattative. Il confronto è stato interrotto unilateralmente da parte del sindacato che ha ancora una posizione pregiudiziale". A tentare di stemperare il clima e ricondurre ai tavoli i protagonisti della controversia sindacale provvede in serata lo stesso governo che fa convocare per oggi al Ministero del Lavoro sindacati e Federmeccanica.