Tajani: "Salvini mollerà Di Maio. Asse col Pd sulla Tav"

"Lega-M5s? Alleanza anomala. Nord scontento"

Antonio Tajani (Lapresse)

Antonio Tajani (Lapresse)

Roma, 11 agosto 2018 - Dov'è finita l’opposizione? Quale futuro per Forza Italia? Antonio Tajani, vicepresidente azzurro e numero uno del Parlamento europeo, è convinto che «Matteo Salvini mollerà Luigi Di Maio. Anche perché il malcontento delle piccole e medie imprese e dell’Italia del Nord sta crescendo... seguire i 5 Stelle gli fa perdere consensi».

Lei è ottimista. Ma se Salvini non mollerà Di Maio, Forza Italia rischierà l’irrilevanza?

«Il governo durerà poco. Lega e 5 Stelle hanno vedute agli antipodi su tutto: politica estera, economia, Europa. Quanto potrà resistere Salvini a un governo a egemonia grillina?».

Il vostro obiettivo è quello di scardinare la maggioranza per tornare a un centrodestra unito?

«Noi non speriamo nella rottura dell’esecutivo per fare giochi di Palazzo. Il nostro interesse non è né quello del governo, né dell’opposizione, ma dell’Italia».

Semplifichiamo: è convinto che su Tav, Tap e grandi opere romperanno?

«La luna di miele dei giallo-verdi è finita. Sulla Tav Salvini e il sottosegretario leghista ai Trasporti Siri hanno fatto ben capire che vanno nella direzione del centrodestra: cioè sì alla Tav».

Morale?

«Morale, chi è a favore della Tav ha la maggioranza parlamentare. Forza Italia, Lega e Fd’I sul tema sono uniti. Poi c’è il Pd di Martina».

Non è così peregrina, allora, l’idea di un fronte unito delle opposizioni per uscire dall’impasse?

«Un attimo: qui si parla di un fronte parlamentare, non di un’alleanza politica. Come dice Berlusconi, l’alleanza M5S-Lega è un’anomalia, ma noi siamo alternativi al Pd e alla sinistra. Il Cavaliere, per dire, è colui che ha sconfitto i comunisti e io ho battuto il candidato dem al Parlamento europeo».

D’accordo, ma in Parlamento le opposizioni potrebbero prendersi la rivincita su diversi temi su cui c’è comunanza d’intenti: dalle grandi opere ai vaccini...

«Sulle grandi opere, visto che in caso di stop si rischiano penali di quasi 60 miliardi, mi auguro si faccia una battaglia comune. Se poi il Pd la pensa come noi anche sui vaccini, bene. Ma è una coincidenza, non l’inizio di un’alleanza».

La creazione dell’«Altra Italia», un nuovo partito per fronteggiare la competizione della Lega e attrarre nuovi elettori, non va in quella direzione?

«No. È uno spazio politico ed elettorale fra Lega e Pd, cioè quella maggioranza silenziosa che dice sì alla Tav e ai vaccini. Che non vuole chiudere l’Ilva, che non appoggia la politica dei vaffa. Poi ci sono i movimenti civici, dei quali faremo un manifesto nei prossimi congressi. Ma ripeto: Forza Italia e il Pd sono due cose diversissime».

Non si tratta di una risposta all’opa leghista sui vostri elettori e un’occasione di rilancio?

«Smettiamola con questa storia, è una fake news . Il movimento di personalità politiche non è solo dalla Lega a Forza Italia, ma anche viceversa».

Lei è convinto che l’alleanza di centrodestra reggerà anche alle Regionali? In Abruzzo la Lega ha detto che correrà da sola...

«Noi siamo fedeli al patto di centrodestra siglato con gli elettori. Se poi qualcuno lo rompe si prenderà le sue responsabilità».

Salvini crede che stia andando in questa direzione?

«Non credo. Mi auguro che Salvini scelga la strada del centrodestra. Ma se vuol vincere le elezioni deve percorrerla per forza. Anche perché se va avanti a braccetto con Grillo e Di Maio una parte importante dei suoi elettori lo mollerà».

Non crede che Salvini abbia già tradito il patto di centrodestra?

«Salvini sta andando bene sull’immigrazione, sulla politica economica vigileremo».