Stato di emergenza: tensione sulla proroga. Cosa cambia e quanto può durare

Salvini: "Io non lo trascinerei oltre". Meloni: "Avanti così fino a dicembre? Ipotesi folle". Ma il ministro Gelmini: "La variante Delta non deve essere sottovalutata"

Roberto Speranza e Mario Draghi (Ansa)

Roberto Speranza e Mario Draghi (Ansa)

Roma, 16 giugno 2021 - Rumors e tensioni, presunte o reali, sulla proroga dello stato di emergenza. Quella attuale scade il 31 luglio ed è stata decisa in aprile dal governo Draghi. Si è trattato, due mesi fa circa, della proroga numero quattro. La prima volta lo stato di emergenza è stato chiesto nel gennaio 2020, agli albori del Covid. Dopo sei mesi, in luglio, si è deciso di prolungarlo fino al 15 ottobre, quindi da lì a gennaio e da gennaio ad aprile. La precedente proroga, la numero 4 appunto, ha portato la scadenza al prossimo 31 luglio. E sarà questa l'ultima data disponibile per confermare lo stato di emergenza direttamente dal Consiglio dei ministri, senza passaggio parlamentare. A quanto filtrato nelle ultime ore, il premier Mario Draghi sarebbe intenzionato a cogliere questa possibilità, magari fissando la prossima scadenza al 31 giugno. Ma non tutta la maggioranza è con lui.

"Non abbiamo ancora parlato con Draghi, ma a mio avviso non ci sono i presupposti per trascinare lo stato di emergenza - dice oggi il leader della Lega Matteo Salvini -. Credo sarebbe un bel messaggio, come dire il peggio è passato", aggiunge. Dall'opposizione si leva la protesta di Giorgia Meloni. L'ipotesi della proroga "se confermata, sarebbe folle e che come Fratelli d'Italia ci vede nettamente contrari", dice. Ma il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, puntualizza: "Tutti vorremmo evitare lo Stato di Emergenza, come italiana auspico che se ne possa fare a meno quanto prima, ma dall'altro lato non possiamo correre rischi. La valutazione sulla proroga dello 'Stato di Emergenza' la farà il Governo con il supporto dei tecnici e del Cts: non si deve abusare della proroga perché sono poteri speciali utlizzati solo dove strettamente necessario, ma la variante Delta non deve essere sottovalutata. Errore che il Governo non farà".

Cos'è lo stato di emergenza

Lo Stato di emergenza è un'eventualità non prevista dalla Costituzione, ma normata dalla legge 225 del 1992. Consente a Governo e Protezione Civile di avere poteri speciali, sempre nel rispetto dei paletti fissati dalla Carta.  Viene proclamato "al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia". Esempi tipici sono alluvioni e terremoti. Durante lo Stato di emergenza il presidente del Consiglio può emanare direttamenti dei decreti, i tanto celebri Dpcm di cui non solo Conte, ma anche Draghi ha fatto uso. In questo caso, a differenza dei decreti legge, non serve la firma del presidente della Repubblica. Allo stesso modo il ministero della Salute può emanare delle ordinanze, come quelle che Speranza ha firmato più o meno ogni settimana per il cambio di colore. Potere di ordinanza viene esteso anche alla Protezione Civile. Sempre durante lo stato di emergenza, il Governo può bloccare gli arrivi dai Paesi stranieri e dare la possibilità a imprese e datori di lavoro di incentivare lo smart working.

Quanto può durare

Il decreto con cui è stato proclamato lo Stato d'emergenza risale al 31 gennaio 2020: questa condizione può durare 12 mesi ed è prorogabile al massimo per ulteriori 12 mesi. Due anni, dunque. (Fonte: articolo 24 comma 3 del Codice della protezione civile).